Luoghi sconosciuti e spazi spesso "segreti": il Fai apre gli scrigni del Forlivese
Tornano le Giornate Fai di Primavera. Sabato 23 e domenica 24 marzo sarà un week-end dedicato all’immenso patrimonio artistico e naturalistico del nostro Paese, in cui vengono aperti al pubblico in tutta Italia palazzi, musei, residenze, parchi e siti solitamente chiusi ai visitatori. Luoghi sconosciuti e spazi spesso “segreti”. “Ogni giorno sono nel territorio - afferma il presidente della Regione, Stefano Bonaccini - incontro le persone e le comunità locali di questa splendida regione: dalle aree appenniniche alla Costa, dalle città ai borghi montani, dai piccoli Comuni alla Bassa e le terre lungo il Po, e ogni volta scopro angoli e realtà di grande bellezza e suggestione. In Emilia-Romagna abbiamo 11 siti dichiarati patrimonio dell’umanità dall’Unesco, fra città d’arte e edifici storici, aree paesaggistiche e naturali. Per questo, mai come nelle Giornate Fai di Primavera, dovremmo avere la consapevolezza del tesoro che abbiamo fra le mani, per viverlo a pieno. Sono sempre di più gli italiani e gli stranieri che lo scoprono, visti i 60 milioni di presenze turistiche che abbiamo registrato nel 2018, ma certo è che il prossimo fine settimana abbiamo una grande occasione per rendere omaggio alla nostra terra, apprezzandola una volta di più: un’occasione davvero non perdere”.
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Fai, ponte fra culture
In particolare, quest’anno è stata data particolare rilevanza a un progetto che è divenuto nel tempo organico alla Fondazione. Si tratta di “Fai ponte tra culture”,che intende mettere in massimo rilievo l’importanza che l’accoglienza e la diffusione delle culture di diversa provenienza hanno portato al nostro patrimonio culturale. Il patrimonio viene valorizzato non solo dal punto di vista storico artistico ma anche antropologico, riscoprendo i legami, antichi o recenti, tra l’Italia e il resto del mondo, le reciproche influenze e connessioni.
Secondo Andrea Carandini, presidente Fai, “la nostra patria appare come un amalgama di metalli preziosi, di origine ora indigena, ora forestiera e ora perfino esotica, prodottosi nell’espressione geografica che viene considerata ancora oggi il più significativo e bel crogiolo del Pianeta. Nello spirito di questa lega specialissima di cui è composta la Nazione, il Fai presta al paese la sua opera sussidiaria in armonia con l’articolo 118 della Costituzione, essendo convinto che una pubblica opinione informata e attiva sia essenziale al Paese al fianco delle sue rispettate istituzioni. Proprio a partire dalla concretezza dei suoi beni, il Fai ha appreso che il carattere della patria sta nelle contaminazioni e nelle influenze che si sono rivelate non infezioni e malattie, ma opportunità molteplici da comporre come i colori: separati sulla tavolozza, e miracolosamente integrati nella pittura”. Il progetto “Fai ponte tra culture” si realizza anche nelle numerose visite dei beni aperti nelle Giornate Fai di Primavera a cura dei mediatori culturali che, dopo un corso di approfondimento sulla storia e cultura delle città in cui risiedono, contribuiscono alla diffusione all’interno delle loro comunità d’origine della conoscenza della stessa iniziativa Fai.
Le aperture
A Forlì è prevista la visita della Chiesa di San Giacomo Apostolo in San Domenico (piazza Guido da Montefeltro), del Palazzo del Merenda (corso della Repubblica, 72) e del Parco della Resistenza (piazzale della Vittoria) al mattino dalle 10 alle 12 e nel pomeriggio dalle 14,30 alle 17. Ciceroni d'eccezione saranno gli studenti della 4°A e 4°C del Liceo classico Morgagni nei primi due casi, mentre per il Parco della Resistenza gli studenti dell’Istituto Tecnico Matteucci. Nel forese saranno visitabili l Santuario della Beata Vergine della Suasia a Civitella di Romagna, con concerto d'organo sabato alle 17 eseguito dalla pianista Anna Maria Cortini; Palazzo Baronale e chiesa a Cusercoli (anche in questo caso i ciceroni saranno degli studenti). A Santa Sofia porte aperte per il Parco delle sculture all’aperto. E anche in questo caso ci saranno giovani ciceroni. Negli stessi orari sarò possibile visitare anche la mostra ‘Moreni ospita Afro’ allestita nella Galleria Stoppioni.