Giorno della Memoria, si scoprono in centro storico le Pietre d'inciampo
Forlì celebra con un ricco programma di iniziative il “Giorno della Memoria”, incardinato nel calendario istituzionale della Repubblica italiana in concomitanza con la data del 27 gennaio, e che ricorda lo sterminio e le persecuzioni del popolo ebraico e dei deportati militari e politici italiani nei campi nazisti.
Martedì 25 gennaio, alle ore 10.30 e con ritrovo in Corso Garibaldi 2, verranno scoperte le prime Pietre d'inciampo di Forlì. Il percorso proseguirà il giorno seguente, mercoledì 26 gennaio, sempre alle partire dalle 10.30, ma con partenza da via Giorgio Regnoli 88. Complessivamente sono 12 le prime “Pietre d’Inciampo” collocate a Forlì grazie a un progetto nato dalla collaborazione tra Liceo Scientifico “Fulcieri Paolucci de Calboli” (i cui studenti hanno lanciato l'idea), Comune di Forlì, Istituto Storico della Resistenza, Anpi di Forlì, Comunità ebraica di Ferrara e della Roma-gna e familiari delle vittime. Il percorso si colloca nell'ambito della iniziativa internazionale creata dall’artista Gunter Demnig (nato a Berlino nel 1947) come reazione a ogni forma di negazionismo e di oblio.
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In Corso Garibaldi 2 saranno ricordati Nissim Matatia (nato nel 1889, arrestato a novembre nel 1943, deportato nel 1943 ad Auschwitz e assassinato il 27 aprile 1944), Matilde Hakim (nata nel 1897, arrestata l’1 dicembre 1943, deportata il 30 gennaio 1944 e assassinata), Nino Matatia (nato nel 1924, arrestato l’1 dicembre 1943, deportato nel 1944 ad Auschwitz, liberato), Camelia Matatia (nata nel 1926, arrestata l’1 dicembre 1943, deportata il 1944 ad Auschwitz e assassinata) e Roberto Matatia, nato nel 1929, arrestato a novembre 1943, deportato 1943 ad Auschwitz e assassinato il 18 gennaio 1944.
In corso Diaz 63 Remigio Diena, nato nel 1923 e arrestato l’8 marzo 1944, deportato nel 1944 ad Auschwitz e assassinato nel 1945, mentre in corso della Repubblica 108: Gustavo Saralvo, nato nel 1890, arrestato a giugno nel 1944, imprigionato nel 1944 a Marradi, morto il 27 giugno 1944. In via Giorgio Regnoli, 88 Renzo Saralvo, nato nel 1891, sopravvissuto nascondendosi e Celeste Sonnino, nata nel 1901, sopravvissuta nascondendosi. Nell'omonima piazzetta si ricorda Don Pietro Garbin, nato nel 1907, dava rifugio ad ebrei e fu arrestato in agosto del 1944, torturato, liberato in agosto 1944. In via Bruni, 16 Itala Spazzoli, nata nel 1904, arrestata il 7 agosto 1944, deportata nel 1944 a Dachau poi liberata; Orsola Franca Ferrini, nata nel 1923, arrestata il 7 agosto 1944, deportata a Dachau poi liberata.