Graziano Pozzetto presenta "I tesori gastronomici dell'Appennino casentinese" al Parco di via Dragoni
La Coop Sociale Paolo Babini e l'Associazione Il Parco dei Ragazzi, in collaborazione con Piada 52 e Il Ponte Vecchio Editore, presentano una rassegna di incontri con gli autori del territorio romagnolo che si svilupperà durante le sere del lunedì, fino al 26 luglio nell'anfiteatro del Parco di Via Dragoni a Forlì. Gli incontri saranno ad ingresso libero ed in ottemperanza alle norme anticovid .
Il 28 giugno alle 20:45, presentazione del volume, "I tesori gastronomici dell'Appennino casentinese. Raviggiolo, tortello alla lastra, ciavarro o salsiccia matta romagnola all’aglio, o sambudello toscano", di Graziano Pozzetto, con anche le proposte, legati ai tre prodotti, degli chef Paolo Teverini, dell'omonimo ristorante di Bagno di Romagna, e Alessandra e Roberto Casamenti dell'osteria “La Campanara” di Pianetto di Galeata
Negli anni dei suoi “vagabondaggi” e delle sue indagini, al nascere di Slow Food (di cui fu uno dei fondatori), per Graziano Pozzetto la scoperta dell’Alto Appennino tosco-romagnolo e delle Foreste del Casentino fu come un dono prezioso, l’esperienza di sapori e profumi capaci di gratificare non solo il palato – quello evocato da Tonino Guerra quando ricordava «il raviggiolo freschissimo di Casteldelci» come «una carezza del palato!» –, ma anche il cuore e l’anima: la conoscenza dell’identità montanara; una bio-diversità (antelitteram) autentica; uno spirito di appartenenza ad un’altra Romagna, più silenziosa e genuina; una cultura gastronomica non priva di storiche contaminazioni toscane, nel felice legame identitario di due regioni: tutto questo significò per il nostro grande maestro della tavola l’incontro con gli orizzonti del Casentino e dei suoi territori.
Così, in questo volume – l’ultimo delle sue numerose opere, ma non ancora l’ultimo della sua vita, per la sua passione e la sua sapienza di massimo degli esperti romagnoli della cucina e tra i primi in Italia – Graziano si è proposto di codificare una cultura montanara tra le più rappresentative. Lo ha fatto concentrandosi sullo studio di tre specialità: il raviggiolo presidio Slow Food; il tipico tortello alla lastra; il caratteristico ed esclusivo ciavarro o salsiccia matta all’aglio (il sambudello del versante toscano), assumendole come rappresentative di un intero mondo: del quale, come sempre, l’autore ci rende storia e cultura, uomini e paesi, dicerie e leggende, idiosincrasie e polemiche, e insomma un intero universo, ricostruito nelle ridenti allegrezze della tavola .
Graziano Pozzetto è giornalista, scrittore, gastronomo, bibliofilo, ricercatore, autore rigoroso e prolifico, divulgatore appassionato e molto attivo (oltre 2700 incontri in quarant’anni). Ha ottenuto importanti riconoscimenti locali e nazionali. È stato tra i fondatori storici dell’Arcigola Slow Food ed è protagonista di un’enciclopedica codificazione culturale ed antropologica sui mangiari, cibi, vini, prodotti tipici, eccellenze, memorie identitarie, storie e testimonianze di cibo delle Romagne. Ha tracciato il mosaico identitario delle unicità gastronomiche e culturali che, insidiate da omologazioni devastanti, esprimono la civiltà, la storia, il territorio e la sua gente. Tutto questo è stato raccontato in 39 libri pubblicati.
Graziano è orgoglioso di far parte dell’“Unione degli inciciuiti” di Ravenna, la cui appartenenza si è guadagnato meritoriamente tutti i giorni: invecchiando gli riesce sempre meglio!