“I numeri della Divina Commedia” apre la rassegna Tòta la Cumégia 2018
Nella Divina Commedia Dante evoca un modello cosmologico universale e senza tempo che accorda sotto l’insegna unificante di Eros le sfere del cielo e della terra, dello spirito e della materia, del sentimento e della ragione.
Da tale modello archetipo e simbolico il poeta non si accontenta di trarre ispirazione per intrecciare la trama della sua narrazione, ma stabilisce sul medesimo schema anche tutta la struttura della Commedia, il suo ordito, la sua matrice formale. Egli, infatti, avendo individuato nell’universo intero il soggetto da imitare, nella forma e nei contenuti della propria opera poetica si impone un rigorosissimo schema compositivo le cui proporzioni numeriche oltre a definire i precisi valori metrici del testo ne condividono, ne completano e ne approfondiscono anche i significati, dando così forma a un mirabile gioco di specchi in cui verità dello spirito e artificio poetico si compenetrano in un magico intreccio di vita e di morte, passione e conoscenza, orrore e meraviglia, immaginazione e concretezza, sentimento filosofico e ingegno artistico, in un monumento poetico capace di catturare e affascinare il cuore e la mente di chiunque vi si addentri.
Attraverso una panoramica il più possibile semplice e sintetica sui NUMERI che definiscono le proporzioni compositive della Commedia cercheremo di cogliere delle suggestioni sui motivi e sui significati universali a cui essi rimandano, scoprendo alcuni frammenti di una antica visione del tempo e dello spazio, a torto rinnegata e quasi del tutto dimenticata nel freddo inverno della così detta modernità ma che nonostante le apparenze è più che mai viva nelle sfere più alte della nostra coscienza.
Marco Marangon - Prima attore, regista, insegnante e autore teatrale, dal lavoro sulla maschera approda inaspettatamente ai vasti mondi dell’Astrologia antica, della Cabala, dell’Angeologia e dei Tarocchi. Ritiratosi da qualche tempo con la propria compagna in un eremo tra le colline dell’Umbria attualmente si dedica alla meticolosa stesura di un Almanacco che riunisce in un’unica opera la sintesi delle ricerche sui simboli e sulla natura ciclica del tempo.