Terra del Sole, torna a risplendere l’antica Pieve di Santa Reparata dopo secoli di abbandono
L’antica Pieve di Santa Reparata, in via Biondina (a circa un chilometro da Terra del Sole), ripristinata dopo i lavori di scavo e di restauro, sarà inaugurata e riconsacrata domenica alle 15, con una messa solenne officiata dal Vescovo di Forlì Monsignor Lino Pizzi e concelebrata da Don Enzo Donatini, storico Arciprete di Terra del Sole - già Soprintendente Onorario per i Beni Architettonici e autore di studi sulla Romagna Toscana - e Don Marino Tozzi , Parroco di Terra del Sole.
La Pieve di Santa Reparata , Chiesa matrice di tutte le Chiese della Valle dell’Aquacheta e fulcro della diffusione della fede cristiana di quel territorio, sorse nella prima metà del VI secolo nel territorio intermedio tra i futuri insediamenti della medievale Salsubium e della rinascimentale Terra del Sole. Infatti, “alli 8 di Dicembre” del 1564 , la cerimonia di fondazione della cittadella militare di Terra del Sole da Cosimo I de’Medici voluta – e di cui quest’anno ricorre il 450esimo – iniziò proprio con una messa solenne nell’antica Pieve di Santa Reparata, da cui partì una processione che culminò nell’atto di posa e benedizione della prima pietra della cosiddetta “Città Ideale”.
Reparata , come raffigura la bella Pala d’altare della Chiesa di Terra del Sole a lei dedicata - la cui prima pietra fu posata il 20 novembre 1594 nella Piazza d’Armi - era una fanciulla cristiana che fu martirizzata mediante decapitazione in Asia Minore durante la persecuzione dell’Imperatore Decio (250-251 d.C.). Il suo culto da Costantinopoli raggiunse Ravenna e poi Lucca e Firenze, occupata da Totila, generale dell’Impero Romano d’Oriente, nel 541 durante la guerra greco-gotica (535-553).
Firenze dedicò a Santa Reparata la prima Cattedrale – sul cui sito sorgerà poi Santa Maria del Fiore - , a cui si aggiunsero altre tre chiese a lei dedicate, nell’antico territorio dell’Esarcato , proprio lungo le strade che da Ravenna portavano a Firenze : a Badia di Borgo presso Marradi, a Modigliana e , appunto, nel territorio della futura Terra del Sole. Su commissione della Parrocchia di Terra del Sole, dal 2006 al 2009, si sono svolti in loco accurati scavi a cura della Facoltà di Archeologia di Bologna, che hanno evidenziato vari insediamenti.
Al periodo più antico risalgono i resti di una villa rustica romana a sviluppo longitudinale absidato, probabilmente una casa-chiesa del periodo paleocristiano; in un secondo strato sono rinvenute le fondamenta di un edificio di culto a pianta cruciforme con abside semicircolare a cui si innestano ambienti laterali: l’edificio sacro è riferibile alla tarda antichità del periodo bizantino, databile alla metà del VI secolo; nella terza fase si è evidenziata la costruzione di una Pieve romanica risalente all’ XI / XII secolo , articolata su tre navate scandite da sei comparti e sorrette da cinque coppie di pilastri cruciformi birostrati e dotata di cripta.
A quest’epoca si riferiscono le più antiche fonti scritte sulla Pieve di Santa Reparata, ovvero una concessione enfiteutica effettuata dall’ Arcidiacono della Chiesa di Ravenna il 7 marzo 970 e una donazione di terre da parte di due fratelli all’Abate di Sant’Apollinare Nuovo il 30 Luglio 977 : “nella campagna di Ciola, in territorio forlivese , la Pieve di Santa Reparata…” . Inoltre risale al 1193 la splendida “Bibbia miniata di Santa Reparata ” , ora conservata alla Biblioteca Nazionale di Roma, scritta e miniata dal Frate scrittore e “alluminatore” Ugo , nativo di San Ruffillo di Dovadola.
Ulteriori modifiche subirà poi la Pieve nel tardo medioevo , quali la demolizione delle navate laterali e la tamponatura delle arcate. A fine XV secolo, in età già rinascimentale, l’abside verrà demolita e , eliminato l’uso della cripta, verrà costruito un presbiterio sopraelevato; sui semipilastri verrà impostato l’arco trionfale che delimita il catino absidale a semicupola e le pareti verranno decorate da un ciclo di affreschi poi sbiancati ed in parte recuperati; la Pieve sarà ricoperta a capriate e sulla sommità del tetto verrà innestato un campanile a vela.
Nel 1587, alla morte dell’ultimo Pievano, con una bolla di Papa Sisto V, il titolo e i beni dell’antica Pieve saranno trasferiti all’erigenda Chiesa di Santa Reparata, nella Piazza d’Armi di Terra del Sole. Il 20 Novembre 1594 sarà posata la prima pietra della nuova Chiesa di Santa Reparata, che sarà terminata nel 1609, con le entrate dell’antica Pieve di Terra del Sole, che da allora verrà chiamata “la Pieve Vecchia” e verrà di fatto abbandonata. Nel periodo napoleonico sarà ridotta a casa colonica e a magazzino. All’inizio del 2000 l’Arciprete e il Consiglio Parrocchiale di Terra del Sole, liquidati i coloni , deliberarono il recupero dell’antica Pieve.
Dopo gli scavi a cura della Facoltà di Archeologia di Bologna, dal 2006 al 2009, i lavori di recupero, sotto la direzione tecnica degli Ingegneri Vito Vitali e Lamberto Donatini, hanno interessato il rifacimento del tetto, comprese le capriate, la stuccatura della muratura esterna in pietra, il ripristino delle finestre a feritoia, la riparazione del campanile a vela, il recupero dei lacerti di affresco sotto la tinteggiatura a calce, la riparazione dell’intonaco all’interno, il rifacimento del pavimento in cotto, la collocazione di un antico altare in pietra serena, e, in alcuni vani della ex casa colonica, l’esposizione dei reperti riaffiorati quale testimonianza archeologica del vetusto edificio. Inoltre, all’esterno sono stati eliminati i servizi della ex casa colonica, sistemata a verde tutta l’area adiacente ed evidenziate le fondazioni rinvenute durante gli scavi. Un altro gioiello che si aggiunge al ricchissimo patrimonio culturale di questo suggestivo lembo di Romagna Toscana.
Chiara Macherozzi