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Dovadola, le ceramiche di Corbari a favore dell’Hospice

Zelli ha illustrato dettagliatamente la figura di S. Giorgio e i forti legami non solo religiosi, presenti fra il Santo e la tradizione contadina romagnola

E' stata inaugurata sabato scorso all'oratorio di Sant'Antonio a Dovadola la mostra retrospettiva di Domenico Adriano Corbari (artista nato a Faenza e morto a Dovadola nel 2013), autore di ceramiche artistiche che raffigurano S. Giorgio. La mostra, patrocinata del Comune di Dovadola, rimarrà aperta al pubblico oltre che in questo week end, anche sabato e domenica dalle ore 10 alle 12 e dalle 16 alle 19. Le opere esposte sono in vendita tramite un’offerta minima di 50 euro: l’intero ricavato sarà destinato all’associazione Amici dell’Hospice.

Nel corso dell’inaugurazione, introdotta dal sindaco di Dovadola Gabriele Zelli, sono intervenuti Alice e Robert Corbari, figli dell’artista e curatori della mostra, che hanno spiegato le motivazioni dell’iniziativa. “Il nostro desiderio – ha affermato Alice – è quello di ricordare l’arte di nostro padre, coniugandola con la solidarietà e lanciando nello stesso tempo un messaggio di speranza, che traspare dal soggetto delle opere di papà. S. Giorgio che sconfigge il drago rappresenta, infatti, la lotta serrata fra bene e male, il cui epilogo – la vittoria del bene – rappresenta quel seme di speranza per il futuro, di cui tutti abbiamo bisogno”.

Zelli ha illustrato dettagliatamente la figura di S. Giorgio e i forti legami non solo religiosi, presenti fra il Santo e la tradizione contadina romagnola. All’evento ha partecipato anche Marco Maltoni, direttore dell'Unità Cure Palliative AUSL della Romagna e responsabile scientifico dell'associazione Amici dell'Hospice, che ha ringraziato i fratelli Corbari per la sensibilità dimostrata e il Comune di Dovadola, che ha reso possibile la mostra.
 

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