Paolo Fresu, Petra Magoni & Italian Jazz Orchestra in concerto al Diego Fabbri
Per il quinto anno consecutivo Crossroads, il festival itinerante organizzato da Jazz Network e dall’Assessorato alla Cultura della Regione Emilia-Romagna, approda al Teatro Diego Fabbri di Forlì (alle ore 21) per quella che ormai è una tradizione: il concerto del primo maggio con l’Italian Jazz Orchestra diretta da Fabio Petretti. Tradizione che porta sempre con sé un paio di certezze: la presenza di solisti ospiti di notevole rilevanza e un programma musicale predisposto appositamente per l’occasione.
Quest’anno la produzione originale sarà dedicata a Doris Day e prenderà il titolo da una sua indimenticabile canzone: “Que sera, sera”. A intonare le melodie del repertorio della “fidanzata d’America” ci saranno due stelle della musica italiana: Paolo Fresu e Petra Magoni. Un insolito abbinamento che metterà in risalto le peculiarità di ognuno dei due artisti, il soffio lirico della tromba di Fresu e la magnifica intensità interpretativa della Magoni.
Alle loro spalle, sullo sfondo del palco, saranno proiettate immagini di repertorio che colgono Doris Day in alcuni dei tanti momenti salienti della sua carriera cinematografica (costellata di film sotto la direzione di Michael Curtiz, Alfred Hitchcock, Gene Kelly…), televisiva e musicale (soprattutto come cantante di big band).
Il concerto è realizzato in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura e alle Politiche Giovanili del Comune di Forlì, il Teatro Diego Fabbri di Forlì, l’Italian Jazz Orchestra, l’Entroterre Festival e l’Associazione Scuola Musicale D. Alighieri di Bertinoro. Biglietti: intero euro 18, ridotto 15(anche per soci Arci).
Petra Magoni, nata a Pisa nel 1972, ha avuto una formazione vocale e poi esperienze musicali assai eterogenee. Contemporaneamente si affaccia sulla scena rock, partecipa due volte al festival di Sanremo (1996 e 1997), si fa ascoltare in numerose trasmissioni televisive (Tappeto volante, Aria fresca, In famiglia, Due come noi, Su le mani...), partecipa a una tournée teatrale e al film Bagnomaria di Giorgio Panariello, col quale scrive e incide anche una canzone.
Il suo eclettismo è quindi evidente sin dagli esordi e risalta anche nella varietà di approfondimenti della tecnica vocale: con Bobby McFerrin, Sheila Jordan, Tran Quan Hay, i King’s Singers.
Sotto pseudonimo (Artepal) si affaccia anche nel mondo della dance, mentre a proprio nome pubblica gli album Petra Magoni (1996) e Mulini a vento (1997). Torna agli pseudonimi per un altro disco dedicato alle canzoni scritte in inglese da Lucio Battisti (si firma Sweet Anima) e per una produzione elettro-pop con Giampaolo Antoni del 2004.