Dopo un anno di stop torna la Sagra del tartufo a Dovadola: si parte con 3mila uova di tagliatelle
Profumi e sapori del territorio tornano ad animare le strada di Dovadola, con al centro il re del sottobosco, il tartufo. Domenica 17 e domenica 24 ottobre torna, dopo un anno di stop causato dalla pandemia, la Sagra del tartufo che richiama avventori vicini e lontani pronti ad acquistare e degustare il tubero pregiatissimo. La manifestazione è infatti nata per promuovere la valorizzazione dei prodotti tipici del territorio, dal tartufo bianco, ai funghi, dal miele ai formaggi, dal vino ai salumi, nonché per far conoscere ai numerosi visitatori le bellezze del territorio di questo angolo di Romagna.
Il presidente della Pro Loco di Dovadola Mirko Tedaldi, spiega: "Torniamo con qualche restrizoone e meno posti a sedere. Le sfogline che nel 2019 fecero 5mila uova di tagliatella, partiranno con 3mila quest'anno". Le volontarie preparano artigianalmente al matterello le tagliatelle che sono uno dei piatti di punta della Sagra, servite con ragù di carne e tartufo. Il borgo sarà 'invaso' dalle bancarelle dei produttori dove si potranno trovare non solo tartufo, ma nche funghi e altri prodotti locali, poi ci saranno gli stand gastronomici in piazza Berlinguer pronti per degustare piatti a base di tartufo: oltre alle tagliatelle, crostini, polenta, scaloppine e uovo. Gli stand saranno in funzione dalle ore 11,30 alle ore 19, mentre la fiera per le vie del paese partirà dalle 9. Alle 11 in piazza Marconi premiazione "Miglior tartufo".
Per l'ingresso alla manifestazione è rihiesto il Green Pass.