Tecnologia, salute, benessere e crisi protagonisti alla “Settimana del Buon Vivere”
Martedì un giornata dedicata ai temi fondamentali della manifestazione con Mario Tozzi, Max Paiella, Lella Costa, Maria Amelia Monti e Stefania Casini. Apre la serie di appuntamenti alle 10 all’Auditorium Cassa dei Risparmi di Forlì l’evento per le scuole aperto anche alla cittadinanza “Tecnobarocco”, presentazione scenica del libro omonimo, di e con Mario Tozzi. La tecnologia del terzo millennio non aiuta gli uomini a migliorare la loro esistenza né a ridurre gli impatti sul pianeta. Non è semplice, né utile e nemmeno educativa. Essa, totalmente slegata dalla radice scientifica, è – invece – fine a se stessa, “barocca”, dannosa e insostenibile da un punto di vista ambientale. Attraverso molti esempi Mario Tozzi dimostra l'inutilità di bizzarri marchingegni che riteniamo indispensabili - e di cui potremmo fare a meno.
Alle 17.30, alla chiesa di San Giacomo, l’incontro pubblico “Il punto di vista della Virgola”, con Lella Costa, Maria Amelia Monti, Stefania Casini e i contributi di Federica Protti (BV Basta Violenza), Dina Taddia (presidente GVC), Valentina Ravaioli (Irst) e Lucia Bedei (Oncologa). Modera Wondy, giornalista di Vanity Fair e curatrice del blog “Tumorate di Dio”. Una rassegna di testimonianze al femminile sulla generosità, creatività, ma anche paranoie e costante bisogno di condivisione che rende quello delle donne un universo prezioso e fondamentale. A seguire “Tumorate di Dio”, il racconto di un viaggio che vede in scena Maria Amelia Monti e Stefania Casini interpretare il testo omonimo della Casini e di Monica Fantini.
Infine, alle ore 21, Lella Costa sarà in scena con “Il pranzo di Babette”. Babette, cuoca francese riparatasi in un paesino della Danimarca per fuggire alla Comune di Parigi, decide di impiegare i diecimila franchi d'oro vinti a una lotteria in un pranzo succulento per soli dodici invitati. Un modo per offrire felicità autentica a persone che non se la possono permettere. Spiega Lella Costa: «Babette è grata per essere stata accolta. Non vuole insegnare a vivere, vuole solo ringraziare. O meglio vuole essere al servizio degli altri come scelta consapevole». In anni in cui il cibo è diventato un'ossessione, le parole preziose di Karen Blixen ci riportano, all'interno di una dimensione teatrale, a un'idea di ecologia dei beni comuni. Per dire che concetti come il tempo, la quotidianità e la festa sono da salvaguardare. E da riscoprire, lontano dal clamore. Lella Costa porta il suo spettacolo a Forlì dopo averlo presentato a Expo2015 e offre uno sguardo al femminile sulla nutrizione, il cibo e le relazioni con il Pianeta.