"Vincenzina e le altre", canzoni di lotta e speranza con il trio Sabbatani, Bartoli e Santimone
Domenica 24 novembre alle ore 18 presso il Teatro Guattarì di Forlì, si tiene il concerto "Vincenzina e le altre", produzione originale del 900fest, con Paola Sabbatani (canto), Roberto Bartoli (contrabbasso) e Daniele Santimone (chitarra). Il lavoro e la sua fatica, il suo sfruttamento, la vita quotidiana e le lotte, le speranze e gli amori.
Da Vincenzina e la fabbrica di Jannacci con la nebbia che intristisce le giornate, e l'ironia e la malinconia che si fondono in un paradossale melodramma: "Vincenzina vuol bene alla fabbrica, ma non sa che la vita giù in fabbrica non c'è, se c'è, com'è?" a I treni per Reggio Calabria, racconto straordinario in forma di canzone del viaggio, svoltosi in un contesto di proteste e terrorismo, degli operai del nord che nel 1972, scendono al sud, in 40000, per partecipare a una grande manifestazione di solidarietà al fianco dei lavoratori calabresi. Da Factory, canzone essenziale di Bruce Springsteen che in tre strofe espone tre idee durissime: la fabbrica ti distrugge per darti da vivere, il tempo della fabbrica è sempre uguale a se stesso, il mito americano della mobilità sociale non ha niente a che vedere con queste vite sempre uguali e con queste generazioni condannate a ripeterle a Te recuerdo Amanda, storia commovente dell'amore tra due giovani operai, consumato nei cinque minuti di pausa prima che la sirena li richiami al lavoro. Da Costruzione, nella versione in italiano, di Chico Buarque, che affronta, con una delle sue più belle canzoni, il delicato e drammaticamente attuale tema delle morti bianche a Bread and roses, canzone di protesta scritta come inno delle lavoratrici statunitensi del tessile intorno al 1912. E tante altre ancora.