Appassionato di metal detector da quando aveva 9 anni: conquista il Campionato italiano di specialità
Nel 2007 a 9 anni ha iniziato a gareggiare e da qui non si è più fermato: "Ora sono 16 anni che pratico quest’hobby e dal 2019 mi sto togliendo soddisfazioni enormi agli eventi di metal detector, numerose vittorie e podi"
Oltre alla bici da corsa ha una passione di cui non può fare a meno, il metal detector. E' Lorenzo Mazzi, giovane 25enne di Forlimpopoli, già protagonista di due imprese, Everesting in bici da corsa, a Bertinoro e Teodorano. "Ancora non camminavo quando i miei genitori mi portavano alle prime gare di metal detector, mio babbo partecipa a queste gare dagli anni '90, sono presenti anche oggi molte delle persone che partecipavano in quegli anni, infatti ogni volta mi ricordano i momenti indelebili".
Nel 2007, a 9 anni, ha iniziato a gareggiare e da qui non si è più fermato: "Ora sono 16 anni che pratico quest’hobby e dal 2019 mi sto togliendo soddisfazioni enormi agli eventi di metal detector, numerose vittorie e podi, l'ultima lo scorso weekend è stata la più bella, "Il campionato italiano di specialità", organizzato da un negozio di metal detector molto famoso con sede a Terni - racconta -. Ogni tappa del campionato aveva un terreno (specialità) e difficoltà diverse (terra, spiaggia, spiaggia nera, bosco) e infine una gara di velocità. Ho vinto 4 tappe su 5, compresa la finale, e mi sono aggiudicato il campionato: hanno partecipato più di mille persone in totale. Nel podio finale insieme a me sono finiti, secondo classificato, mio fratello Luca Mazzi, 20 anni, e terzo Giovanni Zoboli, della provincia di Modena". Tra i primi 10 non mancano altri Forlimpopolesi: Simone Montaletti (5º) e il padre di Lorenzo, Guerrino Mazzi 10º.
"In queste gare non mancano la goliardia, pranzi al sacco con gli amici, risate a crepapelle e ricordi da portarsi per sempre nel cuore e ci sono anche moltissimi premi a estrazione per tutti i partecipanti. A volte, oltre alle gare, si organizzano pulizie di terreni o spiagge dall’immondizia, come è successo a Tagliata di Cervia poco tempo fa. Un’altra cosa per cui si può essere fieri detectoristi è che ascoltiamo le richieste di persone che hanno perso oggetti, così da aiutarli nel ritrovamento - conclude Mazzi -. Quello che mi sento di dire è che il metal detector va praticato nel rispetto dei terreni, che bisogna chiudere le buche sempre, rispettare i vincoli presenti, aree archeologiche, vincoli paesaggistici, parchi e chiedere sempre il permesso al proprietario. Queste sono le poche regole da rispettare, per il resto, tanto divertimento".