"Disservizio al pronto soccorso per una persona fragile e anziana, il medico consigliava il ricovero"
Recita la segnalazione
Giovedì pomeriggio alle 13 mi sono recata al pronto soccorso con mia mamma di 88 anni e una prescrizione del nostro medico di base in cui c'era scritto che consigliava un ricovero di qualche giorno in quanto la paziente non mangiava, non beveva, non faceva pipì da 3 giorni, aveva uno scompenso diabetico e una presunta frattura alla clavicola (poi confermata dalle lastre). Questo breve ricovero le avrebbe permesso di essere reidratata e controllata. Specifico che mia madre ha un principio di alzaimer e a causa di ciò un'invalidità al 100 per 100. Al pronto soccorso l'hanno tenuta sulla barella fino alle 18,30 quando finalmente le hanno fatto la lastra, le analisi del sangue, e le hanno misurato la pressione. Non ci hanno mai fatto entrare, nonostante mia mamma non sia minimamente autonoma né sia in grado di rispondere a domande sul suo stato di salute (non sappiamo neanche se le hanno somministrato le gocce che avevamo portato da casa per il dolore perché nessuno ci ha comunicato niente). Alle 20,00 é stata dimessa e rimandata a casa in quanto secondo i sanitari non era c'era bisogno di ricovero ("tanto non possiamo fare niente di più..."). Mia mamma, arrivata a casa in stato confusionale, ha urlato e pianto tutta la notte. Venerdì mattina abbiamo dovuto prendere un'infermiera privata e comprare le flebo perché ovviamente non aveva bevuto niente. Ha continuato a non bere e non mangiare fino a lunedì, quando finalmente ha mangiato un budino e una mezza pesca. Ad oggi non é ancora andata di corpo. Ora mi chiedo come possa funzionare così il pronto soccorso quando si presenta una persona così fragile, anziana e bisognosa di cure...