"Frattura di una vertebra di un'anziana, cattiva gestione. Se noi familiari non avessimo insistito?"
La segnalazione di una lettrice:
Mi rammarica molto dover prendere atto di quanto accaduto a mia mamma in questi giorni, dopo una caduta accidentale in bagno. Qualche giorno fa mia mamma cade, avverte subito molto dolore alla schiena e nausea che non accenna a diminuire. Con richiesta urgente del medico di base per una lastra, si reca in ospedale e nel giro di neanche un'ora, viene liquidata dicendole che non ha niente di rotto. Tutto strano, perché mia mamma anziana e comunque con qualche problema di salute, continua a peggiorare sia col dolore sia con la nausea. Non riusciamo in nessun modo a prenotare una risonanza magnetica nel giro di poco...con l'urgenza le danno appuntamento ad aprile. Assurdo.
Decidiamo di richiamare il 118 per assistenza domiciliare, la vengono a prendere alle 11 della mattina. Nessuno ci fa sapere per ore, chiamo e il telefono suona a vuoto. Alle 20.30 mi contattano dicendo che mia mamma ha una vertebra rotta (dalla lastra era tutto a posto per fortuna), mi danno qualche veloce indicazione e mi dicono che l'avrebbero riportata a casa ad un orario indefinito. Insomma, mia mamma è rimasta su una barella senza bere per 14 ore, diabetica, ipertesa e con una vertebra rotta per essere riportata a casa all'una di notte. Se fosse stata sola? Se noi familiari non avessimo insistito col sospetto che ci fosse qualcosa? Come sarebbe andata a finire? Sono profondamente indignata.