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Lunedì, 29 Aprile 2024
Ciclismo / Forlimpopoli

Cinque impavidi dell'Artusiana Bike conquistano la Parigi-Roubaix: "Un’avventura emozionante"

Lunedi 8 il ritorno a casa, "con le lacrime agli occhi, ma siamo pronti per la prossima avventura sulle due ruote. L’Artusiana bike conquista la Francia, ce l’abbiamo fatta"

"È stata un’avventura emozionante". Lorenzo Mazzi, Alberto Parini, Federico Casadei, Marco Buttaro e Stefano Biserni sono i cinque impavidi dell'Artusiana Bike di Forlimpopoli che hanno conquistato le strade della Parigi-Roubaix. "Siamo partiti il 4 aprile dall’aeroporto di Bologna con le bici nelle apposite valigie - raccontano -. Arrivati in serata all’aeroporto di Bruxelles, abbiamo trovato la nostra guida belga che in questi giorni ci ha trasportato per la Francia con il suo van.

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Sabato 6 il quintetto si è dedicato alla ricognizione del tracciato: "Abbiamo provato 3 settori di pavè ed il primo impatto è stato un shock - commentano -. Nonostante avessimo ruote e copertoncini appositi per affrontare queste difficoltà, non avevamo mai visto niente di simile. E' come andare sul letto del fiume in secca con una bici da corsa, non ha niente di uguale ai nostri delle piazze. In pochi minuti vesciche e dolori ovunque". Tornati in hotel il quintetto ha fatto diversi accorgimenti e domenica, il giorno della corsa, è stato un altro andare. "Abbiamo trovato subito feeling con il mezzo che avevamo", viene evidenziato. Un percorso di 175 chilometri con 29 settori di pavè massacranti, i più duri la “Foresta di Arenberg” e il “Carrefour de l’arbre”.

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Il meteo ha graziano i protagonisti dell'impresa: 15 gradi sole e un po’ di vento. "Trovarsi su quelle strade storiche per il ciclismo fa venire la pelle d’oca, se ci penso mi viene anche ora - esclama Mazzi -. Nessuno di noi 5 ha avuto problemi meccanici ed è stata una grande fortuna. E' stata veramente dura per il fisico, a fine corsa per 2-3 giorni abbiamo fatto fatica a muovere i polsi per le vibrazioni che dava il pavè. Ma poco importa, siamo riusciti ad entrare nel velodromo finale tutti e 5 ed è stata una emozione che rimarrà per tutta la vita".

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Gli alfieri dell'Artusiana Bike di Forlimpopoli hanno poi visto i professionisti affrontare loro la gara. "Anche se di 90 km più lunga affrontavano gli stessi settori di pavè - tiene a precisare Mazzi -. Abbiamo visto due settori, Arenberg e Carrefour, vedere i nostri idoli scattare a pochi centimetri su quelle strade è stato a dir poco emozionante, le urla del bagno di folla erano assurde, la si vive di ciclismo e si vede".

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Lunedì 8 il ritorno a casa, "con le lacrime agli occhi, ma siamo pronti per la prossima avventura sulle due ruote. L’Artusiana bike conquista la Francia, ce l’abbiamo fatta". Dal quintetto un ringraziamento al presidente della società "Gualtiero Gnani che sia all’andata che al ritorno ci ha trasportato le bici da caricare nell’aereo sul suo furgone". Un pensiero poi ad Andrea Bartolini detto Gamba, che "non è potuto esserci per colpa di un incidente stradale avvenuto poche settimane fa, un augurio di pronta guarigione".

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