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L'Inter è Campione d'Italia, impazza la festa anche a Forlì. Lo youtuber Luca Mastrangelo: "Ho pianto di gioia"

Nato a Forlì ma orgogliosamente di Civitella di Romagna, il 41enne che ora vive in pianta stabile a Milano per lavoro, è l'influencer e Youtuber nerazzurro più famoso d'Italia. Lo abbiamo intervistato

L'Inter conquista lo scudetto dopo un'attesa di undici lunghissimi anni: dal fantastico Triplete 2010 il Biscione non era più riuscito a salire sul gradino più alto del podio della Serie A, dominata nelle ultime nove stagioni dalla Juventus. Una vittoria che tinge di nerazzurro anche Forlì (centinaia di tifosi in corteo per la città) dove risiede uno degli Inter Club più numerosi dello stivale e città da cui arriva l'influencer e Youtuber nerazzurro più famoso d'Italia: Luca Mastrangelo.

Nato a Forlì ma, come ci tiene spesso a precisare, orgogliosamente di Civitella di Romagna, il 41enne (che da un anno e mezzo risiede per lavoro in pianta stabile proprio a Milano) è diventato una vera e propria star nel mondo del web. Con i suoi 161mila "mi piace" su Facebook, 170mila followers su Instagram e con un canale Youtube che conta 163mila iscritti, Mastrangelo è senza ombra di dubbio uno degli influencer sportivi più celebri nel mondo dei social network.

La sua popolarità è esplosa soprattutto grazie alla famosa "Co-come mai", una particolare rivisitazione del brano dance di Gigi d'Agostino "L'Amor Toujours" dedicata ai numerosi fallimenti della Juventus in Champions League, vero e proprio tallone d'Achille della società torinese. Un video che tuttora continua a girare con milioni di visualizzazioni e che spesso, prima dell'emergenza covid, veniva intonata in numerosi stadi italiani come sfottò verso i bianconeri. Mastrangelo è diventato celebre, e proprio per questo è molto seguito da tifosi delle squadre avversarie, anche per le centinaia di piatti spaccati in occasione delle sconfitte della sua Inter, specie nei disastrosi anni della gestione Thohir. Lo abbiamo chiamato per intervistarlo:

Mastrangelo, l'Inter conquista il suo 19esimo scudetto. E' il suo primo Tricolore da quando è un influencer, quale è stata la prima reazione a caldo?
Ho pianto. Quando vince l’Inter mi emoziono e mi viene da piangere…mentre quando perde vabbè, quello lo sapete: i piatti sono a forte rischio…

Juve e Milan rischiano di non qualificarsi per la Champions. Che cosa preferirebbe?
Il top sarebbe una combo Champions con Inter, Atalanta, Lazio e Napoli. Ma è quasi impossibile… Se proprio devo scegliere preferisco il Milan: la Juve proprio non riesco.

Il Milan era partito forte, poi...
Gli è successo quello che tante volte in passato era successo all’Inter, che poi prontamente si sgonfiava a dicembre e gennaio. Il Milan è semplicemente durato un pó di più. Ha una rosa da quarto posto, obiettivamente non poteva ambire al titolo.

I protagonisti di questa cavalcata?
Lukaku e Lautaro Martinez sono una coppia favolosa e hanno inciso parecchio, Barella ha fatto una grande stagione e ci voglio mettere anche Darmian: gregario silenzioso ma decisivo nei momenti che davvero contavano.

Il fattore C, Conte, è stato determinante?
Conte non mi è simpatico neanche dopo aver vinto uno scudetto quindi credo che fra me e lui non ci sarà mai feeling. Detto questo ha vinto uno scudetto che quest’anno non si poteva perdere: ha vinto e chi vince ha sempre ragione.

E per il futuro? Come vede la società di Zhang?
Mi aspetto qualcosa, la società si sta muovendo per trovare partner che possano dare una mano ma anche una cessione totale non mi sorprenderebbe. Purtroppo il governo cinese ha dettato delle nuove linee guida e gli Zhang non hanno più la mano libera per muoversi come prima.

Dalla Romagna a Milano tra due fuochi, nerazzurro e rossonero: come è cambiata la sua vita?
È cambiata parecchio, ma con i milanisti anche se c’è rivalità riesco ad avere un buon rapporto. È con gli juventini che si fa fatica a ragionare ma loro penseranno un po’ la stessa cosa di noi: siamo come cane e gatto, difficile, anche se non impossibile, andare d’accordo.

E' stata dura con il coronavirus in una zona come quella di Milano?
Durissima. Mi sono trasferito 15 giorni prima della pandemia, ho vissuto la fase più brutta qua a Milano da solo e sono stato quattro mesi senza tornare in Romagna. Sono stati 4 mesi tosti anche perché qua in Lombardia la situazione era drammatica.

La fermano per strada? E nel caso, autografi, selfie o anche qualche sfottò?
Sì, capita ogni tanto. La cosa che mi sorprende è che spesso mi fermano juventini o milanisti: non so cosa li spinga a farlo (ride, ndr), però capita!

Cosa le manca di Forlì, di Civitella o in generale della Romagna?
Tutto! A Milano mi trovo bene ma causa covid non ho mai potuto viverla come avrei voluto. Di Civitella mi mancano la tranquillità e la cucina di mia mamma, di Forlì mi manca tutto perché anche se i forlivesi la criticano sempre io ci stavo proprio da Dio. Fortunatamente scendo una volta alla settimana per fare “Cartellino Giallo” (la trasmissione calcistica in onda su TeleRomagna) quindi il distacco non lo sento troppo.

Sabrina Ferilli per la Roma e Anna Falchi per la Lazio fecero un famoso striptease per lo scudetto della loro squadra. Ci dobbiamo aspettare una pazzia anche da Mastrangelo?
Mi sarebbe piaciuto andare in piazza Duomo a festeggiare, ma credo che non ci andrò: troppo rischioso ed è giusto continuare a rispettare le regole anche in zona gialla. Dopo aver avuto il covid sono diventato un po’ fobico verso questa malattia soprattutto viste tutte le nuove varianti che ci sono. E non vorrei beccarmi quella juventina…

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