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Venerdì, 26 Aprile 2024
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La docufiction "Sua Maestà Anatomica" presentata in Regione. "Può essere un modello"

Il presidente della commissione Politiche per la salute Zoffoli ha sottolineato l’originalità del progetto: “Può essere un modello”

Presentata in commissione Politiche per la salute e politiche sociali, presieduta da Paolo Zoffoli, in seduta congiunta con la commissione Cultura, Scuola, Formazione, Lavoro, Sport e Legalità, presieduta da Giuseppe Paruolo, la docufiction “Sua Maestà Anatomica” sulla figura di Giovanni Battista Morgagni. Morgagni, ha evidenziato in seduta la coordinatrice della comunicazione del gruppo Ausl Romagna Cultura Tiziana Rambelli, "è stato un patologo forlivese, vissuto tra il Settecento e l’Ottocento, che ha rivoluzionato la medicina: è il fondatore della patologia moderna”. Lo storico della medicina Francesco Puccinotti, ha poi aggiunto la relatrice, “scrisse di Morgagni che ‘se tutte le scoperte anatomiche fatte da lui dovessero portare il suo nome, forse un terzo delle parti del corpo umano avrebbero il suo nome’".

La docufiction, ha spiegato infine Rambelli, “nasce da un’idea del gruppo Ausl Romagna Cultura, istituto che ha come obiettivi la valorizzazione del patrimonio artistico, documentale e archivistico dell’Ausl, la diffusione della conoscenza delle figure dei grandi medici della Romagna e la realizzazione di iniziative di divulgazione scientifica e culturale”. La docufiction è stato girato dal regista Cristiano Barbarossa, l’attore protagonista è Riccardo Mei. È poi intervenuta Sonia Muzzarelli, responsabile del patrimonio storico artistico archivistico dell’Ausl Romagna, che ha parlato degli obiettivi aziendali, fra i quali quello primario “di mettere in sicurezza questo importante patrimonio, cercando di renderlo il più possibile fruibile”.

Sullo stesso tema Pierdomenico Lonzi, della direzione generale dell’Ausl Romagna, ha parlato di “uno sforzo per integrare saperi, culture e professionalità”. Mentre Luca Saragoni, anatomopatologo dell’ospedale di Forlì, e Mirko Traversari, antropologo fisico dell’Università degli studi di Bologna (sede di Ravenna), sempre sulla figura del Morgagni, hanno spiegato quelle che sono state le “innovazioni rivoluzionari introdotte da questo medico, anatomista e patologo in un’epoca difficile come il Settecento”. È poi intervenuta la consigliera Valentina Ravaioli (Pd), che sul progetto ha parlato di “un percorso di valorizzazione del patrimonio culturale del nostro territorio finalizzato a renderlo fruibile a una platea sempre più ampia di cittadini", definendo il docufiction "una sfida ambiziosa e necessaria”. In conclusione, il presidente Zoffoli ha ribadito l’originalità del progetto: “Può essere un modello”. Sullo stesso tema ha poi sottolineato l’importanza di “fare crescere la conoscenza e il valore del territorio attraverso una rete di collaborazioni fra le quali, come in questo caso, quella tesa alla valorizzazione del patrimonio e del lavoro dell’Ausl”.

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