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Martedì, 30 Aprile 2024
Economia

Cariromagna e Unindustria: 200 milioni per le piccole e medie imprese

Unindustria Forlì-Cesena e Cariromagna, firmano un accordo che guarda ad ogni possibile prospettiva di sviluppo per le PMI della regione e che a questo scopo prevede un plafond di 200 milioni di euro

L’obiettivo comune è il continuo sostegno allo sviluppo delle piccole e medie imprese che rappresentano la struttura portante del sistema produttivo romagnolo. Unindustria Forlì-Cesena e Cariromagna, firmano un accordo che guarda ad ogni possibile prospettiva di sviluppo per le PMI della regione e che a questo scopo prevede un plafond di 200 milioni di euro. I punti dell’intesa sono tre: la valorizzazione delle persone che lavorano in azienda con il sostegno alla formazione dei dipendenti e allo sviluppo occupazionale, gli interventi di finanza straordinaria e razionalizzazione organizzativa , i finanziamenti e la consulenza per una maggiore efficienza energetica ed eco-sostenibilità dell’azienda.

La presentazione dell'accordo (foto Cristiano Frasca)

L’accordo è stato siglato martedì a Forlì da Giovanni Torri, presidente di Unindustria Forlì-Cesena, Giorgio Cangini, presidente Comitato Piccola Industria di Unindustria Forlì- Cesena, Vincenzo Maria De Rosa, consigliere con delega alla finanza di Unindustria Forlì-Cesena, Sergio Mazzi, presidente di Cariromagna e da Stefano Capacci, direttore generale di Cariromagna, e presentato nel pomeriggio nell’ambito dell’incontro “Obiettivo crescita” ad una larga platea di imprenditori, a cui ha partecipato Adriano Maestri, direttore regionale di Intesa Sanpaolo.

“Obiettivo crescita. Non chiediamo altro, - ha affermato Giovanni Torri, presidente di Unindustria Forlì-Cesena – nulla più di poter continuare a fare il nostro lavoro, ogni giorno con la volontà di poter cogliere nuove opportunità e nuove prospettive di sviluppo. In questo momento il credito rappresenta l’emergenza e la priorità più importante da affrontare nell’immediato. L'accordo siglato oggi va in questa direzione: rinnova un rapporto di partnership già avviato, ma rafforza gli interventi per la crescita, puntando su soluzioni in grado di supportare le imprese e favorirne investimenti, crescita, patrimonializzazione e sviluppo. La nostra attenzione come associazione va ora alla verifica della sua concreta applicazione sul campo.” “Il momento è difficile, - commenta Sergio Mazzi, presidente di Cariromagna - ma le nostre imprese hanno qualità e capacità imprenditoriale indiscusse e intatte e noi faremo fino in fondo la nostra parte, mettendo loro a disposizione credito, conoscenza e vicinanza.” “Con Unindustria Folì-Cesena oggi siamo una squadra che ha trasformato l’emergenza in occasione di crescita. – ha aggiunto Stefano Capacci, direttore di Cariromagna - Se guardiamo alla realtà di ogni singola azienda possono emergere opportunità di crescita inesplorate, nuovi mercati su cui affacciarsi, progetti da realizzare, possibili alleanze. Un punto importante dell’intesa è l’impegno per la formazione e quindi per l’occupazione.”

Le caratteristiche dell’accordo
Capitale umano

Si pone in grande evidenza l’importanza delle persone che lavorano in azienda, quello che viene definito “capitale umano”: un patrimonio che può essere ulteriormente valorizzato sia attraverso finanziamenti come Formazione e Lavoro, destinati agli investimenti nel campo della formazione, del welfare aziendale e dello sviluppo occupazionale, sia attraverso iniziative di formazione mirate. Il Gruppo, con Intesa Sanpaolo Formazione, sostiene i progetti formativi delle imprese a partire dall’analisi dei bisogni, alla fase di erogazione vera e propria, fino al monitoraggio e valutazione dei risultati.
Cariromagna ha inoltre attivato un accordo con Fondimpresa, il più importante fondo interprofessionale in Italia per la formazione continua, che conta oltre 62.000 imprese associate. Grazie a Fondimpresa le aziende possono disporre di un “conto formazione” che rende direttamente disponibili il 70% dei contributi versati all’INPS per la formazione prevista dalla legge: Cariromagna anticipa i contributi accantonati dall’azienda sul “conto formazione” fino all’80% dell’importo e per una durata di 15 mesi. Con Finanziamento Gestione Business – Fondimpresa le banche rispondono invece a necessità personalizzate di finanziamento fino ad un massimo di 100.000 euro.

Crescita dimensionale
Per accelerare il processo di crescita Cariromagna offre la possibilità di avvalersi delle più innovative soluzioni di finanza straordinaria (acquisition finance, project financing, real estate financing, cartolarizzazioni, Equity Capital Market, M&A, Advisory). E’ un settore nel quale il Gruppo Intesa Sanpaolo, attraverso società specializzate come Banca IMI, ha realizzato negli anni grandi casi di successo e che ora mette a disposizione delle PMI italiane. L’accordo dedica un’attenzione specifica anche ai progetti di razionalizzazione organizzativa e al cosiddetto Lean Management. Cariromagna si impegna a fornire consulenza e attività di formazione per gli imprenditori che vogliano far propria l’impostazione del Lean Thinking e definirne la possibile applicazione in azienda. Per i piani di riorganizzazione interna così come per le necessità di sostenere le vendite sono disponibili linee di credito sia a breve sia a medio-lungo termine.
Efficienza energetica ed eco-sostenibilità Informazioni, servizi e finanziamenti per accompagnare le imprese che vogliono intraprendere la strada della sostenibilità energetica e coglierne i vantaggi economici rappresentano un articolato capitolo dell’accordo. Cariromagna è in grado infatti di sostenere imprese di qualsiasi settore che investono nell’energia “verde” e nella tutela ambientale: eco-turismo, eco-sharing, efficienza energetica, certificazioni ambientali, sicurezza sul lavoro, bio-edilizia. Nel 2010 il Gruppo Intesa Sanpaolo ha erogato finanziamenti “verdi” per oltre 3,3 miliardi di euro. Gli interventi possibili spaziano dalla semplice installazione di pannelli fotovoltaici alla realizzazione di impianti più complessi, anche attraverso formule di leasing. Le imprese che intendono realizzare investimenti nel settore energetico possono avvalersi della consulenza di un desk specialistico di Mediocredito italiano, società del Gruppo dedicata allo sviluppo delle Pmi.


Gli altri punti dell’accordo
Con questo nuovo accordo si intende rinsaldare ulteriormente il patto per lo sviluppo tra impresa, banca e territorio valorizzando tutte le potenzialità di crescita delle Pmi italiane. L’impegno comune è di sostenere gli imprenditori in settori strategici come la costituzione delle reti d’impresa e la realizzazione di altre forme di alleanza, l’innovazione e la ricerca, l’internazionalizzazione. “Fare rete” per aumentare la massa critica, avere maggiore forza sul mercato, migliorare le possibilità di accesso al credito: è una scelta che molte aziende hanno già fatto e che sta destando crescente interesse.
 

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