Electrolux, c'è l'accordo: la firma arriva dopo 72 ore di trattativa
Venerdì, a Mestre, dopo 3 giorni ininterrotti di trattativa, si è concluso con la firma di un'ipotesi di accordo il confronto tra FIM FIOM UILM ed ELECTROLUX relativo alla proroga degli ammortizzatori sociali
Venerdì a Mestre, dopo 3 giorni ininterrotti di trattativa, si è concluso con la firma di un'ipotesi di accordo il confronto tra Fim, Fiom Uilm ed Electrolux relativo alla proroga degli ammortizzatori sociali per gli stabilimenti di Porcia (PN) e Susegana (TV), l'estensione del Piano Sociale, già in atto per questi stabilimenti, funzionale alla gestione della crisi, anche per gli stabilimenti di Solaro (MI) e Forlì, attraverso l'utilizzo di importanti strumenti quali l'outplacement e l'autoimprenditorialità oltre al ricorso agli ammortizzatori sociali.
L'ipotesi di accordo avvia una fase di gestione non traumatica degli ulteriori esuberi annunciati dall'azienda con l'ultimo piano di riorganizzazione europea, che coinvolge esclusivamente impiegati ed indiretti e che per gli stabilimenti del nostro paese riguarda circa 120 lavoratrici e lavoratori. La difficile situazione industriale e di mercato determina una ulteriore riduzione dei volumi produttivi e non consente il superamento della pesante situazione occupazionale che interessa circa 900 lavoratori sui 5.000 degli stabilimenti italiani.
Al fine di tenere legati al processo produttivo tutti i lavoratori di Electrolux, si è concordato un nuovo modello di gestione degli ammortizzatori sociali che prevede l'utilizzo della cassa integrazione a riduzione d'orario giornaliero con turni di 6 ore in tutti gli stabilimenti del gruppo. Si prevede inoltre che, qualora permanessero le attuali condizioni di difficoltà, in tutti gli stabilimenti si attiveranno, alla fine del periodo di Cassa Integrazione, i Contratti di Solidarietà.