rotate-mobile
Economia Civitella di Romagna / via San Giovanni 41

Il modello Romagna: fare rete per crescere

Impari'S è il nome di questo progetto, promosso dal FormezPA e organizzato da Claudio Floris in collaborazione con Fausto Faggioli

Una delegazione proveniente dalla Sardegna, composta da imprenditori e amministratori sta effettuando un programma di incontri sul nostro Territorio per conoscere il "modello di rete" realizzato dalle imprese romagnole. Impari'S è il nome di questo progetto, promosso dal FormezPA e organizzato da Claudio Floris in collaborazione con Fausto Faggioli. Coordinato da Andrea Loi, questo programma ha l'obiettivo di rafforzare la capacità progettuale degli imprenditori sardi che in questo viaggio-studio, rappresentano i GAL della parte sud della Sardegna e che hanno scelto il nostro Territorio come "modello" di buone prassi per lo sviluppo imprenditoriale.

Attraverso una serie di incontri con le realtà aziendali più significative del territorio del GAL L'Altra Romagna, potranno constatare che le nostre imprese "fanno rete", che hanno costruito obiettivi comuni, imparando a condividere. Inoltre questi incontri saranno occasione per uno scambio di buone pratiche sulle dinamiche di governance territoriale e sui Progetti di partenariato.

"In un mondo sempre più competitivo, ma anche sempre più connesso - sottolinea Fausto Faggioli - e dove i confini non sono più un ostacolo, la cooperazione tra imprese diventa un fattore di successo e "fare rete" compensa le piccole dimensioni delle nostre imprese, senza dover rinunciare all'identità, valore fondante del nostro sistema. La globalizzazione ed anche la crisi di questi ultimi anni sono un'ulteriore spinta, se così possiamo dire, alla ricerca di sinergie innovative che permettano di essere più incisivi sul mercato."

"Ma perché la "rete funzioni" - continua Faggioli - le imprese devono abbracciare dei progetti di senso comune, condividendo gli obiettivi e individuando una governance efficace fra pubblico e privato per creare valore, non solo economico, per loro stesse e per tutta la rete. Infine monitorare e misurare i risultati. Tutto questo richiede impegno ed una forte convinzione che la strada intrapresa sia quella giusta. E le nostre imprese hanno dimostrato attraverso molti progetti portati a buon fine che la collaborazione rende il nostro Territorio testimone di una rete operativa nella quale tutti crediamo e ci impegniamo, permettendoci di mostrare a chi opera in altri Territori, gli aspetti più significativi del nostro tessuto imprenditoriale."

Importanti step di questo percorso, sono l'incontro con un gruppo di imprenditori romagnoli nel workshop "Paesaggi da vivere e Terre da gustare: gli obiettivi sostenibili di un Territorio prezioso" occasione di contatto diretto anche con i media locali, quale efficace metodo in termini di "notiziabilità" e di dialogo fra imprese e mondo dell'informazione. Chiuderà la visita-studio l'incontro con i responsabili del settore Sviluppo Rurale alla Regione Emilia-Romagna e l'incontro con gli operatori che hanno realizzato il collegamento mare-campagna con il Progetto Happy Bio, riconosciuto dalla nostra Regione come progetto di sostenibilità ambientale, ai fini di una promozione territoriale basata sull'Economia verde. Progetto che è nato per qualificare le vacanze con una proposta territoriale basata sulla sinergia fra prodotti dell'agricoltura bio, ambiente, arte, cultura, tradizioni, facendo della Salute e del Benessere le priorità e i punti cardine dell'offerta territoriale.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Il modello Romagna: fare rete per crescere

ForlìToday è in caricamento