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Venerdì, 26 Aprile 2024
Economia Forlimpopoli

Il deputato Marco Di Maio al summit UE in Grecia: "Più Europa per giovani e Pmi"

Di Maio è intervenuto al summit di Atene, dove a nome del parlamento italiano ha preso parte ai lavori ospitati al parlamento ellenico che si è svolto domenica e lunedì scorsi.

"Le piccole e medie imprese e il sostegno alle giovani generazioni saranno due dei temi centrali del prossimo semestre di presidenza dell’Unione europea a guida italiana". Lo ha affermato il parlamentare forlivese Marco Di Maio, chiudendo il proprio intervento al summit di Atene dove a nome del parlamento italiano ha preso parte ai lavori ospitati al parlamento ellenico che si è svolto domenica e lunedì scorsi.

“Ci sono molte cose che l’Europa può fare per essere più ‘amica’ delle piccole e medie imprese italiane - ha affermato il parlamentare prendendo la parola durante la sessione plenaria della conferenza europea – a partire dal mettere a disposizione delle piccole medio imprese e delle banche strumenti specifici per favorire l’accesso al credito”.

FONDI STRUTTURALI - Tema sul quale in Commissione Finanze il parlamentare romagnolo è stato particolarmente attivo, riproponendo nel contesto europeo della riunione di tutte le Commissioni economiche degli Stati membri dell’Unione Europea le tesi già avanzate in Commissione. “Utilizzare in maniera più robusta i fondi strutturali europei per rafforzare le garanzie che le imprese possono presentare in banca per ottenere finanziamenti – ha proseguito il deputato – consentirebbe non solo di liberare maggiori investimenti, ma anche di migliorare i bilanci delle banche che in questo modo avrebbero ‘in pancia’ crediti garantiti da fondi certi potendo usare altri fondi per erogare altro credito”.

NUOVO CREDITO - Un’altra proposta è stata quella di sostenere le Piccole e medie imprese ad aprirsi verso nuove forme di credito, diverso da quello ‘bancario’. “Per questo – ha chiosato Di Maio – occorre potenziare l’utilizzo dei mini-bond prevedendo un regime fiscale più vantaggioso per questo genere di operazioni; e favorire i sistemi di crowfounding e i progetti di venture capital utili soprattutto per sostenere le nuove iniziative imprenditoriali, specialmente quelle giovanili”.

FISCO EUROPEO – Un altro punto riguarda riguarda la necessità di costruire un regime fiscale più omogeneo a livello europeo: “Ci sono differenze di tassazione che vanno colmate – ha sostenuto Di Maio rivolgendosi ai propri colleghi europei -, almeno per quei settori dell’economia che, per loro definizione, non hanno confini nazionali, come ad esempio la web economy”.

SEMPLIFICARE - Altro elemento su cui il parlamentare forlivese ha puntato l’attenzione dei colleghi europei è stato quello della necessità di semplificare e rendere il più possibile omogenei i regolamenti burocratici nei paesi membri dell’Unione Europea e nei settori dell’economia in cui questo è possibile. “Una larga parte di questo lavoro deve essere fatto dai singoli Stati – ha ammesso il deputato romagnolo -, ma molto più fare l’Europa: anche tagliare la burocrazia oggi significa aiutare le piccole e medie imprese, almeno quanto favorire l’accesso al credito”.

INVESTIMENTO SUI GIOVANI - Infine un forte impegno ad un lavoro più intenso delle giovani generazioni a sostegno dei giovani. “Ci aspettiamo un maggior impegno dell’Unione europea per sostenere le imprese giovanili – ha detto Di Maio -, perché è affiancando e incentivando i ragazzi che decidono di investire su loro stessi che possiamo dare un futuro non solo a loro ma all’intero continente. Questo vale per le piccole e medie imprese, come per tutti gli altri settori di intervento dell’Unione: le giovani generazioni devono essere la nostra principale preoccupazione. Il semestre italiano di presidenza europea presterà molta attenzione su questo”.

Nell’ambito dell’incontro organizzato dalla presidenza greca del Consiglio dell’Unione europea (cominciata il 1° gennaio e che si concluderà a fine giugno) il forlivese Di Maio ha rappresentato l’Italia anche nel corso del ricevimento ufficiale organizzato dal parlamento greco al museo dell’Acropoli, sedendo al tavolo della presidenza. Onore concesso alla delegazione italiana in quando Paese che prenderà il testimone della Grecia alla guida dell’Unione e in virtù dei buoni rapporti che intercorrono tra i due Paesi.

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