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Mazzata Tares anche a Dovadola, ma il Comune: "Tassa iniqua e vessatoria"

In questi giorni anche a Dovadola sono stati recapitati gli avvisi di pagamento della terza rata della Tares, tassa sui rifiuti e servizi indivisibili

In questi giorni anche a Dovadola sono stati recapitati gli avvisi di pagamento della terza rata della Tares, tassa sui rifiuti e servizi indivisibili come previsto dalla Legge 22 dicembre 2011 n.214. Dopo le prime due rate quadrimestrali in acconto già versate per l’anno 2013, questa terza rata comprende il conguaglio della tassa sui rifiuti relativa all’intero anno e la quota per i servizi indivisibili; quest’ultima calcolata in 0,30 € per ogni mq di superficie soggetta al tributo. Il pagamento dell’importo, come previsto dalla legge, va effettuato entro e non oltre il 28 febbraio 2014 solo presso gli sportelli bancari e postali con il modello F24 allegato all’avviso di pagamento.

La Tares è un tributo, su scala comunale, introdotto dal cosiddetto "decreto salva Italia" dal governo Monti che per molti comuni ha comportato il passaggio dal precedente regime a TIA (tariffa di igiene ambientale) a quello stabilito da normative nazionali. A differenza del regime tariffario precedente, ovvero la TIA, che prevedeva una ripartizionedei costi su scala provinciale suddivisa in "fasce" (il Comune di Dovadola era nella fascia "C" e perciò avvantaggiato), la vigente Tares copre il 100% del costo del sevizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti sostenuto dal Comune di Dovadola attraverso Hera, su scala prettamente comunale. A questo si deve aggiungere la maggiorazione calcolata in 0,30€ al mq che viene versata direttamente allo Stato e non nelle casse comunali, più un 5% per il tributo provinciale per l’esercizio delle funzioni di tutela, protezione ed igiene ambientale previsto dall’art. 19 del decreto legislativo 30/12/1992 n° 504.

Inoltre il Comune di Dovadola, avendo un rilevante numero (in percentuale rispetto agli altri Comuni limitrofi) di utenze a tariffa agevolata, cioè a distanza superiore ai 400 metr icon una riduzione del 60% della bolletta come stabilito da ATO/ATERSIR, deve affrontare per garantire il servizio alti costi con un ritorno economico molto inferiore alle spese sostenute. L'Amministrazione Comunale, pur nella strettissima griglia ripartitoria prevista per legge per l'applicazione della Tares, ha fin dall'inizio cercato di agevolare le Imprese, già penalizzate dal fatto di non poter scaricare gli oneri IVA del 10% come previsto in precedenza e le famiglie numerose, per il resto le tariffe sono in linea con quelle applicate nei comuni collinari e montani limitrofi. L'Amministrazione Comunale fin dal momento della notizia dell'approvazione della legge istitutiva della Tares ha espresso in tutti gli incontri pubblici e tramite la stampa la contrarietà di una tassa iniqua e vessatoria in un momento così difficile per il Paese e ribadisce tale giudizio negativo anche in questa fase”, si legge in una nota del Comune.

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