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Il caso

Polizze Eurovita, situazione di stallo fino al 30 giugno: "Per ora non si intraprende alcuna azione"

"Il 14 aprile - spiega il presidente dell'associazione, Francesco Amato - le Associazione dei consumatori hanno avuto un incontro con Ivass (l'Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni, ndr) per esaminare le difficoltà dei consumatori"

L'Adoc, l'Associazione difesa orientamento consumatori, aggiorna sulla situazione relativa alle Polizze Eurovita. "Il 14 aprile - spiega il presidente dell'associazione, Francesco Amato - le Associazione dei consumatori hanno avuto un incontro con Ivass (l'Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni, ndr) per esaminare le difficoltà dei consumatori che hanno investito i propri risparmi con le polizze Eurovita. Durante l’incontro l’Ivass ha esposto le ragioni per le quali è stato prorogato il commissariamento fino al 30 giugno, in quanto la controllante di Eurovita, Cinven, ha versato solo 100 milioni di euro a fronte dei 300 milioni richiesti dall’Ivass per consentire il rifinanziamento di Eurovita e di riprendere così l’attività normale".

"Le associazioni dei consumatori hanno fatto presente che per risolvere in modo strutturale il problema è necessario che il comparto assicurativo si doti di un fondo di tutela analogo a quello bancario che ha consentito di ristorare i clienti delle banche fino a 100.000 euro - prosegue l'avvocato Amato -. E’ ovviamente necessario il supporto delle grandi imprese assicurative, prima che dello Stato. L’Ivass convocherà le Associazioni dei Consumatori a metà giugno prima della scadenza del blocco dei riscatti prevista per il 30 giugno. Si auspica, che per tale data, si troverà una soluzione che tuteli idoneamente i tanti consumatori coinvolti in tale situazione".

"Fino a tale data non saremo in grado di avere ulteriori informazioni circa le soluzioni che verranno adottate - conclude Amato -. Nel frattempo, tenuto conto di tale situazione di evidente stallo e incertezza, la nostra associazione ha ritenuto opportuno, per adesso, non intraprendere alcuna azione, se non quella di monitorare costantemente la situazione a livello nazionale, ritenendola inutile e
dispendiosa per gli investitori stessi. A.d.o.c. Forlì Cesena, si rende comunque disponibile a fornire ogni informazione in merito
attraverso i propri sportelli". 
 

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