L'arte torna in fiera nel week end con "Vernice Art Fair": oltre 350 protagonisti
“Vernice Art Fair”, la grande mostra mercato di arte contemporanea di Forlì, taglia il traguardo della 13° edizione e torna a scommettere, ancora una volta, sul talento. Anche per il 2015 i padiglioni della fiera si ripropongono come luogo d’incontro di artisti, collezionisti, galleristi e migliaia di appassionati. “Con questa fiera chiudiamo il nostro calendario – ha annunciato la presidente do Romagna Fiere, Hazel Tedaldi – a settembre si riparte con il Vintage”. Ha illustrato la manifestazione, che si svolge da venerdì a domenica nei locali di via Punta di Ferro, la curatrice Francesca Caldari.
La manifestazione, ideata e creata appositamente per la crescita e la valorizzazione degli artisti e delle associazioni culturali, è ormai un punto fermo sia per chi ha alle spalle una carriera consolidata, sia per chi è ancora un emergente e ha così la possibilità di confrontarsi con colleghi di maggiore esperienza e un pubblico attento, curioso e interessato. La manifestazione, organizzata da Romagna Fiere, ospiterà oltre 350 soggetti tra artisti e associazioni culturali, e con essi un’esposizione di opere in grado di soddisfare ogni tipo di gusto nel variegato mondo dell’arte contemporanea, passando da pezzi di sicuro valore a opere, meno costose, di artisti promettenti su cui fare una scommessa o semplicemente capaci di colpire nel segno e suscitare un’emozione estetica nell’acquirente.
“Vernice Art Fair” di anno in anno è sempre più attenta alla scoperta di nuove forme espressive e rende l’arte dei giorni nostri accessibile al grande pubblico, con un’offerta costituita da numerosi espositori di grande qualità, ma anche contraddistinta da importanti eventi collaterali che propongono stimolanti esposizioni tematiche all’interno della grande mostra collettiva della fiera nel suo complesso. “Vernice Art Fair” è, infine, essa stessa un grande concorso, con l’assegnazione del premio “Coinè per l’Arte”.
EVENTI COLLATERALI
GIOVANNI MANZO E L'IMPRESSIONISMO CONTEMPORANEO
Giovanni Manzo è nato nel 1966 a Napoli dove vive e lavora. La sua necessità artistica si estrinseca nella descrizione delle metropoli, edifici, strade, fino a concepire un’immagine nuova e originale, che trova la sua massima espressione nella descrizione della sua città, Napoli, la vera protagonista della sua mostra. Pittore riconosciuto in Italia e all'estero per la sua pittura innovativa, fonde armoniosamente tre tecniche dell’arte: fotografia, grafica e pittura. I suoi oli su tela in bianco, nero e varie tonalità di grigio sono un omaggio alla fotografia d’autore. La grafica conferisce all’immagine la contemporaneità e la modernità, mentre la pittura la rende umana in una visione romantica che appartiene alla storia della cultura napoletana. Napoli è la città che predilige dipingere rivisitandola in chiave moderna come mai nessun artista aveva intuito prima. La tecnica adottata segna un punto di rottura con la figurazione tradizionale napoletana e rende moderne e suggestive le strade più caratteristiche e storiche della città, proiettandola, così, nel mondo in una visione del tutto nuova. In ogni tela il movimento è espresso dalla naturalezza dei personaggi e delle cose; la città è colta di sorpresa dallo scatto fotografico esprimendo ciò che, erroneamente, potrebbe sembrare “caos”, ma che è in realtà il cuore e la storia di una delle più antiche città del mondo.
FASHION-PAINT: L'ARTE ITALIANA INCONTRA LA MODA
“Arte da indossare” è un progetto presentato lo scorso anno a “Vernice Art Fair”, un connubio tra arte e moda nel quale le opere degli artisti si “trasferiscono” su capi di abbigliamento e oggetti di design. Con l’iniziativa “Fashion-paint: l’arte italiana incontra la moda” di quest’edizione 2015, il progetto si è ulteriormente evoluto e articolato. “Fashion-paint”, a cura di Martinelli-Art, rappresenta l’arte contemporanea che utilizza la moda quale veicolo di comunicazione per entrare in un mercato molto più vasto e conosciuto. Un evento a cadenza annuale permette agli operatori e ai professionisti del settore della moda di trovare per la propria attività commerciale creazioni di valore, uniche ma non irripetibili, da produrre poi per la grande distribuzione. “Fashion-paint” vuole essere quindi un marchio unico che raggruppa gli artisti, facendoli crescere nel progetto, ma mantenendo comunque intatte le rispettive individualità e la riconoscibilità del loro nome. Per l’edizione 2015, le opere d’arte “trasferite” al capo e all’accessorio di moda, già selezionate nel corso del mese di febbraio, sfileranno sabato 21 marzo alle ore 16,30. La premiazione, invece, si terrà domenica 22 marzo 2015, alle ore 18.
NULLA PERDURA SE NON IL MUTAMENTO DI IGNAZIO FRESU
Ignazio Fresu è nato a Cagliari e vive e lavora a Prato. Si è diplomato al Liceo Artistico di Cagliari e laureato all’Accademia di Belle Arti di Firenze. La sua attività espositiva si svolge in Italia e in varie nazioni estere. Il tema della transitorietà di ogni cosa, si riflette nell’attività dello scultore. La sua poetica si prefigge di dare un volto alla bellezza dell’effimero e di ritrarre l’eterno inganno perpetrato dal tempo. A tal fine le sue opere giocano sulla percezione della reale consistenza delle strutture esposte. L’artista porta a “Vernice Art fair” un’installazione che rende visibile e concreta la massima del filosofo della Grecia Antica Eraclito, secondo cui “Nulla perdura se non il mutamento”. Mai due volte quello che vediamo è la stessa cosa, perché il fiume del tempo e della luminosità che avvolge le cose è sempre un altro e un altro ancora. Ma c'è di più: anche chi osserva è sempre diverso di momento in momento, noi siamo sempre un interlocutore diverso. Il concetto d'impermanenza è il focus dell'opera “Nulla perdura se non il mutamento” di Ignazio Fresu, che già nel titolo, che si riferisce ad uno dei Frammenti di Eraclito, palesa la riflessione sulla mutevolezza delle cose che cambiano e si trasformano e quasi mai secondo il nostro desiderio.Davanti ad una struttura instabile, composta da una massa ferrosa arrugginita di finti tubi innocenti e di giunti (realizzati in realtà con cartoni e polistirolo), intrecciati e sospesi con sottilissimi fili di nylon, avvertiamo un forte senso di straniamento e di precarietà immanente. Siamo di fronte all'arte che inventa una sua realtà per parlarci della nostra realtà e della caducità dell'uomo e del suo tempo; è un sentire connesso con uno sguardo inoltrato nella materia, nella sua fisica identità, ma che denota anche il desiderio di recupero redentivo della materia stessa, per riflettere, attraverso la mimesi del reale, in dialogo con una bellezza interiore e fuggevole, impermanente come la realtà.
QUATTROXQUATTRO.COM - NOVE
A cura di Oscar Dominguez, lo spazio “quattroxquattro.com” si conferma un’area studiata per valorizzare nella loro unicità le opere ospitate. Da dieci anni Dominguez cura questo spazio all’interno di “Vernice Art Fair”, offrendo ogni anno, pur nella sua continuità, spunti ogni volta diversi, ricerche di grande stimolo, in uno spazio rigoroso e di grande essenzialità. Per il 2015 gli artisti rappresentati nello spazio “quattroxquattro.com” sono tutti provenienti dalla città di Nove - Vicenza, una cittadina di cinquemila anime in cui sono nati e vissuti tanti grandi dell'arte ceramica. In questa edizione si potranno apprezzare le opere di Vania Sartori, Paolo Polloniato, Lorenzo Zanovello e Vittore Tasca, allestite con la formula di quattro artisti in quattro spazi interconnessi. I lavori di ognuno hanno un’origine diversa, legati solo dalla materia che utilizzano, la ceramica. “In quanto all'immagine personale e al versante artistico delle opere ognuno si affida a strade ben diverse tra di loro - in parte scelti per questo motivo - in modo di dimostrare la complessità e la ricchezza del percorso creativo legato al campo ceramico. Come si potrà apprezzare in mostra, la qualità tecnica è altissima e quella artistica assolutamente matura”, dice Dominguez.
SE MATISSE AVESSE POSATO PER ME DI ISABELLA GUIDI
Che succede se il maestro si siede dall’altra parte e prende il posto del soggetto in posa? E se il maestro è addirittura Henri Matisse, come si deve sentire l’allievo che lo ritrae? E’ quanto immagina Isabella Guidi con la mostra “Se Matisse avesse posato per me”, portata a “Vernice Art Fair” come riflessione sulla figura, prima appresa ai tempi degli studi accademici e poi oggetto di una lunga rielaborazione personale.
““Se Matisse avesse posato per me”, questa è l’idea che ho in testa. - sottolinea l'artista - Il maestro che, per tutta la vita, mette in posa e studia la figura, ora posa per me. Perché dovrebbe farlo per me? Perché i maestri si concedono a chi ama la pittura e lui capirebbe che ho bisogno di studiarlo ancora perché, in fondo, non si smette mai di essere allievi. La sua presenza mi aiuterebbe a riflettere sul segno, sul colore e ancora una volta sulla forma. Sono passati parecchi anni dallo studio della figura in accademia! Ma la figura mi interessa ancora e forse molto di più di allora. Perché a quei tempi la figura era studio scolastico. Adesso scelgo di fare colore e di fare figura perché faccio mio ciò che Matisse disse: “La figura mi permette più degli altri temi di esprimere il sentimento, diciamo religioso, che ho della vita.” Anche il ritratto mi coinvolge profondamente. Il ritratto, come il paesaggio, mette a nudo … rivela molto … ti permette di entrare, di camminarci dentro. E io credo che mettere in posa Matisse, idealmente, sarebbe come camminare dentro ciò che la pittura dice senza usare le parole. Non saranno semplici ritratti, voglio lasciarmi coinvolgere dalla sua presenza per sentire come il mio segno, il colore e la forma rispondono al richiamo di insegnamenti preziosi”.
13° CONCORSO "COINÈ PER L'ARTE"
Per tutti gli artisti che espongono a “Vernice Art Fair”, la manifestazione forlivese è anche una grande opportunità di veder riconosciuto il proprio lavoro con la 13° edizione del concorso nazionale “Coinè per l’Arte - pittura, scultura, fotografia, ceramica”. Il concorso è gratuito e riservato agli artisti presenti alla mostra-mercato forlivese con un proprio spazio. La scorsa edizione il famoso critico d’arte Vittorio Sgarbi ha presieduto alla premiazione: il primo premio del 2014 è stato assegnato all’opera di Donato Larotonda, intitolata “Dedicato ai sognatori”; il secondo premio è stato aggiudicato ex aequo a Gabriele Catozzi e Mirco Mainetti con l’opera “Works” e al giovanissimo artista Skim con l’opera “Penso che un sogno così”; il Premio della Stampa è andato a SvitlanaItsenko con “Natura al risveglio”.
VENTO DI PACE
Durante “Vernice Art Fair” saranno esposti, in uno spazio appositamente allestito, le opere partecipanti al concorso artistico riservato agli alunni delle scuole primarie e secondarie “Vento di Pace”. L’obiettivo del concorso, a cura di Claudio Irmi, Giampiero Maldini e Luciano Medri, è stato quello di stimolare la creatività degli studenti che hanno eseguito un elaborato grafico avente come tema la pace. A distanza di cento anni dallo scoppio della Prima Guerra Mondiale e a settanta dal termine della Seconda, nonostante questi conflitti abbiano portato milioni di morti, sofferenza e distruzione, in molte parti del mondo si continua a combattere e ad uccidere. Per cui contrapponiamo ai numerosi venti di guerra il nostro “Vento di Pace”.