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Irruzione fredda con temporali e "fazzoletti" di neve sul crinale. E Ridracoli cresce ancora

Dopo il minimo di capienza raggiunto all'inizio della terza decade di novembre, il "gigante della Romagna" ha superato i 12 milioni di metri cubi di riempimento dell'invaso

Fiocchi di neve come "fazzoletti" sulle vette, ma localmente anche sotto i mille metri. Rovesci temporaleschi nel cuore della notte, accompagnati da colpi di tuono, e fredde raffiche di vento. Sono gli effetti dell'irruzione di aria fredda dal Nord Europa, che ha determinato un deciso calo termico anche nel Forlivese. Le precipitazioni degli ultimi giorni hanno restituito linfa alla diga di Ridracoli, la cui curva dei volumi finalmente è virata verso l'alto.

Dopo il minimo di capienza raggiunto all'inizio della terza decade di novembre, il "gigante della Romagna" ha superato i 12 milioni di metri cubi di riempimento dell'invaso, oltre il 36% sul totale. La quota della tracimazione è tuttavia ancora lontana 27 metri, quando il volume raggiunge la capienza massima di 33 milioni di metri cubi, ma il treno di perturbazioni ha permesso alla diga di superare la fase più critica, salendo di oltre sei metri negli ultimi giorni. Ed altre precipitazioni sono attese nei prossimi giorni.

Dopo un inizio di settimana stabile, ma grigio e freddo, con temperature massime che nel giorno di Santa Lucia non supereranno i 5°C, informa il servzio meteorologico dell'Arpae dell'Emilia Romagna, "flussi occidentali che manterranno condizioni di nuvolosità diffusa, un nuovo impulso perturbato interesserà la regione dalla giornata di venerdì con precipitazioni anche di moderata intensità, nevose solo cime più alte tra giovedì e venerdì, ma con quota neve in abbassamento sabato. Le temperature tenderanno a risalire leggermente fino a venerdì per calare poi successivamente".

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