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Alluvione, Forlì Cambia: "Non è tempo di polemiche politiche, serve collaborazione istituzionale"

"Oggi non è tempo di  polemiche pretestuose e politico-propagandistiche. L’amministrazione comunale, la Provincia e la Regione hanno specifiche e distinte competenze, ma occorre una collaborazione istituzionale"

"Il nostro territorio e tante famiglie sono state ferite dall’alluvione nei loro beni più cari.Oggi non è tempo di  polemiche pretestuose e politico-propagandistiche.   L’amministrazione comunale, la Provincia e la Regione hanno specifiche e distinte competenze, ma occorre una collaborazione istituzionale e una strategia di prevenzione. Se è vero che già prima del 2020 si era  rilevato che la Provincia Forli Cesena deteneva la maglia nera nazionale per il dissesto idrogeologico e che la  popolazione esposta ad alluvioni era pari a circa 250.000 abitanti, è evidente che gli interventi di  urbanizzazione in zone non idonee, la scarsa gestione e cura degli argini dei fiumi e dei canali ecc., indicati  oggi come concause del recente disastro, sono attribuibili a incompetenze e/o scelte politiche del passato  anche remoto". E' quanto afferma la lista civica e Associazione Forlì cambia.

"L’esperienza dell’alluvione - viene dettagliato - ha messo in evidenza non appena i cambiamenti climatici e i punti di fragilità del  territorio, ma anche gli errori tecnici e amministrativi, che hanno generato una sfiducia nei confronti delle  istituzioni; pertanto occorre una cambiamento di prospettiva che punti al coinvolgimento di tutta la  comunità del territorio. Siamo ad una svolta storica. Ancora molti pensano che la soluzione di tutti i  problemi sia il denaro che dovrà arrivare dal Governo centrale o dall’Europa. Il denaro è importante perché  tutti ci auguriamo che vengano ricostruite le strade, che le famiglie siano risarcite e che possano rientrare  serenamente nelle loro abitazioni, che le attività produttive riprendano al più presto. Come ha affermato il  Sindaco Zattini solo i lutti sono irreversibili.  Ma anche se arrivasse tutto il denaro necessario, il problema non sarebbe risolto. Il denaro diventerebbe  solo un cerotto sulle ferite provocate dall’alluvione. Occorre perciò “un bagno di realismo”, come il Capo  Gruppo consiliare della Lista Civica, Elio Dogheria, ha sollecitato nell’ultimo Consiglio Comunale, occorre capire “qual è il livello di risposta che le istituzioni possono dare” perché non arriverà mai nei tempi  necessari tutto il denaro promesso e nessun Commissario ha il potere di risolvere tutti i problemi che  abbiamo davanti".  

Prosegue la nota: "Il livello di risposta delle istituzioni è anche su un altro piano. L’accorato appello del Sindaco poco prima  dell’alluvione non solo ha salvato vite umane, ma ha anche mostrato un politico che nei momenti più gravi  non si mette la maschera dell’uomo onnipotente, ma di un uomo che vive con passione e umanità lo stesso  dramma dei suoi cittadini. Perciò facciamo nostre le sue parole, riproponendole perché oggi hanno ancor  più spessore: “è il momento di pensare alla vita”. E la vita delle persone è fatta non solo di “cose”, ma  soprattutto di sentimenti e di relazioni. L’alluvione ha fatto riemergere in modo prorompente un tessuto  sociale che si è tradotto in incalcolabili raccolte di fondi e di generi di prima necessità, di migliaia di badili e  di mani sporche di fango. L’ altro dato evidenziatosi dopo l’alluvione è stato l’esercito di giovani arrivati da tutt’Italia. Giovani che  hanno giustamente attirato l’attenzione e i ringraziamenti di tutti perché testimoniano che non è una  generazione allo sbando, senza principi e senza valori, anche se qualcuno lo vorrebbe far credere. Come ha  sottolineato il Consigliere Dogheria in occasione dell’ultimo Consiglio comunale, c’erano anche giovani che non  frequentano delle associazioni o non appartengono al terzo settore, ma che comunque sono stati educati  alla generosità, alla solidarietà e al bene comune. Oggi è giusto ringraziare tutti per il lavoro svolto, ma è  anche vero che questi volontari hanno portato una ricchezza che non si può quantificare: gli alluvionati non  si sono sentiti soli e, in un modo diverso dal solito, sono anche stati risarciti dei danni. Questa comunità diversa non è andata via con i camion della Protezione civile o degli Alpini; il Consigliere  Ceredi, con alcuni colleghi, ha “inventato” uno spazio per offrire gratuitamente le sue competenze  professionali nella zona alluvionata di Villanova e ha proposto a tutti i professionisti di Forlì di redigere  gratuitamente almeno due asseverazioni per la domanda di risarcimento dei danni da parte delle famiglie  meno abbienti individuate dal Comune, rinunciando alla somma di 750 euro prevista dalle disposizioni  regionali. Sono solo alcuni esempi, se ne potrebbero raccontare tanti altri. Un bagno di realismo impone un  diverso livello di risposta che consiste anche nella valorizzazione delle grandi ricchezze già presenti nel  nostro territorio.  La Lista civica sta lavorando per elaborare un documento condiviso con le altre forze politiche sul post alluvione. Occorre una visione condivisa: il rischio è l’impoverimento sociale ed economico di un territorio  che, come ha detto Giorgia Meloni, è la locomotiva dell’intero paese". 
 

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