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Domenica, 28 Aprile 2024
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Cgil, sono oltre 32mila gli iscritti: tutti i dati

I lavoratori attivi iscritti a fine 2015 risultano essere 14.325 in crescita rispetto al 2014, i pensionati registrano un consolidamento del numero degli iscritti che nel 2015 sono pari a 17.69

Sono 32.015 gli scritti alla Cgil, 31 in più rispetto al 2014. "I lavoratori attivi iscritti a fine 2015 risultano essere 14.325 in crescita rispetto al 2014, i pensionati registrano un consolidamento del numero degli iscritti che nel 2015 sono pari a 17.690 - illustrano il segretario generale Paride Amanti e Dealma Mengozzi -. Per quanto riguarda il genere, il 2015 fa registrare una sostanziale parità tra le donne ( 49,4%) e gli uomini (50,6%). Per quanto concerne l’età, gli Under 35 iscritti alla Cgil di Forlì sono 3017 pari al 21% dei lavoratori attivi con una forte presenza in Filcams (656 iscritti con meno di 35 anni pari al 24,6% del totale degli iscritti alla categoria dei lavoratori del commercio turismo e servizi), Flai (573 Under 35, pari al 27% degli agroalimentaristi), Fiom (570 con età inferiore ai 35 anni pari al 22% dei meccanici), Nidil, nuove identità di lavoro ( 313 iscritti under 35 pari al 46% del totale degli iscritti)".

"Gli iscritti stranieri nel 2015 risultano essere 3054 di cui 2081 non comunitari e 973 provenienti da Paesi dell’Unione Europea. Anche nel 2015 la Filcams  rimane la prima categoria tra i lavoratori attivi con 2670 iscritti e fa registrare un più 80 iscritti rispetto al 2014 - contiuano Amanti e Mengozzi -. La Fiom con i suoi 2582 tesserati si conferma al secondo posto con un incremento di 22 iscritti. Conferma la terza posizione la Flai con 2115 iscritti, seguita dalla Funzione Pubblica con 1940 iscritti e la Fillea costruzioni con 1922 iscritti. Da segnalare il forte incremento registrato nell’ultimo anno da parte di Nidil che raggiunge quota 680 iscritti (più 196 rispetto al 2014)".

"I dati del tesseramento della Cgil confermano la grande capacità di rappresentanza e di insediamento sul territorio forlivese, anche in questi anni di grave crisi e di profondi attacchi al sindacalismo confederale e ai diritti delle persone che lavorano e dei pensionati - continuano Amanti e Mengozzi -. La crescita degli iscritti fra i lavoratori che manifestano bisogni di maggior tutela e che rivendicano diritti sociali in particolar modo in Nidil, che rappresenta i lavoratori precari e discontinui, le partite Iva e i disoccupati dimostra come siano giuste le battaglie promosse dalla Cgil per una contrattazione inclusiva e per una estensione universale dei diritti".

"Diritti in capo alla persona, indipendentemente dalla tipologia contrattuale, dal settore e dalla dimensione dell’azienda, così come esplicitato dalla Carta dei Diritti Universali, sulla quale la Cgil prosegue la consultazione straordinaria fra tutti gli iscritti per condividere la proposta e chiedere il mandato per la raccolta di firme per una Legge di iniziativa popolare (Carta dei Diritti Universali-Nuovo Statuto dei Lavoratori) unitamente a Referendum abrogativi delle norme sul lavoro attualmente in vigore che contrastano con i principi contenuti nella proposta della Carta dei Diritti Universali", concludono.

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