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Italia Viva risponde alla chiamata della Consulta delle Famiglie: confronto col partito che ha varato le unioni civili

Primo incontro della Consulta comunale delle famiglie con le forze politiche, il primo dei tre appuntamenti fissati con i Capigruppo presenti in Consiglio Comunale, per un confronto sulle politiche famigliari

Primo incontro della Consulta comunale delle famiglie con le forze politiche, il primo dei tre appuntamenti fissati con i Capigruppo presenti in Consiglio Comunale, per un confronto sulle politiche famigliari in vista delle prossime elezioni amministrative del 2024.  "Delle 10 forze politiche invitate 7 hanno fatto pervenire la loro disponibilità, quasi tutte hanno preferito prenotarsi per i prossimi appuntamenti del 13 dicembre e del 17 gennaio, pertanto al primo incontro, mercoledì, si è presentato solo il Capo gruppo di Italia Viva, Massimo Marchi, insieme al coordinatore comunale di Italia Viva, Leonardo Gallozzi", spiega una nota della COnsulta.

Presente  una  numerosa rappresentanza delle associazioni che compongono la Consulta, Terenzi ha introdotto l'incontro specificando che gli argomenti proposti  convergono su un'unica richiesta che la Consulta presenta alla politica: "Togliere la famiglia dall'angolo in cui fin'ora è stata relegata  e riconoscerle il ruolo attivo che merita in quanto risorsa insostituibile per il bene comune e soggetto protagonista della società civile", spiega la nota.

Continua il comunicato della Consulta: "Marchi ha esordito davanti ai suoi interlocutori affermando che il metodo del confronto è importante nell'ottica dell'obiettivo comune del miglioramento della città. Ha voluto poi specificare che se una cosa è buona Italia Viva la sostiene a prescindere da dove arrivi la proposta e che vogliono fare le cose in maniera concreta.  Ha quindi espresso la sua condivisione sulla necessità di riconoscere e attribuire maggiore responsabilità alle famiglie".

Ed ancora la nota della Consulta: "Entrando nel merito degli argomenti e prendendo le mosse dalla proposta di un assessorato dedicato in via esclusiva alla famiglia, Marchi ha sollevato delle perplessità evidenziando le difficoltà che ciò comporterebbe in quanto la famiglia  interseca tutti gli assessorati, pertanto più che un assessorato alla famiglia auspica  un dialogo costante tra gli assessori sul focus famiglia.  Passando poi ai progetti personalizzati e alla maggior autonomia delle famiglie con figli o anziani disabili, Italia Viva concorda  sul fatto  che le famiglie  debbano partecipare come protagoniste nelle scelte che riguardano i propri cari, introducendo il criterio di una reale efficacia, più che efficienza, dei servizi che devono affiancarsi e non sostituirsi alla famiglia".  Per quanto riguarda  il marchio "Comune amico della Famiglia" e l'adesione del Comune di Forlì al network nazionale dei "Comuni amici della famiglia", la presidente Terenzi ha illustrato il progetto precisando che è già stato coinvolto il sindaco e l'assessora Barbara Rossi e che si auspica  una delibera non solo della Giunta ma anche del Consiglio comunale.

Continua la Consulta nella sua nota: "Il Consigliere Marchi ha espresso vivo interesse e volontà di approfondire  l'argomento. Alla segnalazione della Consulta sulla necessità di una maggior comunicazione alla città delle iniziative a favore delle famiglie, Marchi ha risposto affermando che se un intervento o una iniziativa non la si dice  è come non farla. Sulla Legge 194/78, Italia Viva ha una posizione netta considerando la legge 'una grande conquista che tutela la libertà della donna di interrompere una gravidanza indesiderata',  comunque condivide ogni iniziativa che garantisca anche il diritto della donna a non essere costretta ad abortire  aiutandola a rimuovere gli ostacoli che le impediscono la maternità come stabilito dai  primi articoli della legge. Ha quindi mostrato vivo interesse sul Protocollo firmato nel 2004 dalla Consulta, dal Comune e dall' Ausl ribadendo chela scelta della donna non può mai essere dettata da una costrizione, ma deve essere per tutte  effettivamente libera”.

"A conclusione del confronto, Leonardo Gallozzi ha voluto precisare con fermezza che per Italia Viva, partito che ha varato il disegno di legge sulle unioni civili, non c'è solo un tipo di famiglia, ma una pluralità di famiglie, e con altrettanto fermezza gli è stato replicato che non si tratta di una volontà discriminatoria ma di rispetto della nostra Costituzione e di quella legalità tanto cara a Italia Viva e confermata dalla Corte Costituzionale che in più occasioni ha ribadito che con il termine 'famiglia' si intende quella descritta all'art.29 della Costituzione italiana e declinata nel codice civile", conclude la nota.

Al termine dell'incontro Cristina Terenzi ha commentato: "ringrazio per la disponibilità dimostrata dai due ospiti, senza preclusioni e con un atteggiamento di  sincero ascolto e confronto”. Concludendo che i cittadini “hanno il diritto di conoscere nel concreto gli orientamenti delle forze politiche in tema di famiglia e per questo la Consulta confida  nella più ampia disponibilità di tutte le altre forze politiche".

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