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Legge elettorale, Bartolini (Pdl): "Sistema fondato sulle preferenze"

Anche il consigliere regionale Luca Bartolini (Pdl), che fa parte dell'Ufficio di presidenza, interviene nel dibattito della legge elettorale, condividendo le critiche alla proposta Alfano-Bersani-Casini

“Non c'è bisogno di un'altra porcata: o la riforma della legge elettorale si fa seriamente, oppure si lascino le cose come stanno". Anche il consigliere regionale Luca Bartolini (Pdl), che fa parte dell'Ufficio di presidenza, interviene nel dibattito della legge elettorale, condividendo le critiche alla proposta Alfano-Bersani-Casini mosse nei giorni scorsi dal presidente dell'Assemblea legislativa, il democratico Matteo Richetti.

“Anche a livello nazionale - puntualizza l'esponente del Pdl - bisogna ridare importanza al voto di preferenza: la preferenza dà voce ai cittadini, dà agli elettori la possibilità di scegliere il proprio rappresentante, riavvicina la gente alla politica. Non a caso i cittadini sono più legati ai politici eletti col voto di preferenza: dai consiglieri regionali a quelli di quartiere. Non si può assolutamente sostenere che il voto di preferenza sia sinonimo di voto di scambio, come qualcuno ha lasciato intendere: mi rifiuto assolutamente di far passare un concetto del genere. In ogni caso non dobbiamo dimenticarci di come un filtro dei partiti ci sia già nel momento in cui si decide la composizione delle liste. Almeno si dia la possibilità ai cittadini di scegliere gli eletti e non si faccia fare anche questo alle segreterie di partito - conclude Luca Bartolini, che alle ultime elezioni regionali ha raccolto 13.389 voti personali - non si possono studiare nuovi sistemi elettorali per voler rigarantire chi garantito lo è già".

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