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Il M5S attacca: "Non c’è più una maggioranza a sostegno del sindaco Drei"

E' quanto affermano i consiglieri comunali del Movimento 5 stelle Daniele Vergini e Simone Benini

“In consiglio a Forlì non c’è più una maggioranza a sostegno del sindaco Drei, lui stesso ha sfilato la delega al verde al vicesindaco Veronica Zanetti, due consiglieri comunali di maggioranza, Peruzzini e Gentilini, da mesi si distinguono per il loro attivismo antagonista che è sfociato addirittura in un esposto in Procura, altri consiglieri, come per esempio Paolo Bertaccini o Vico Zanetti hanno votato più volte in difformità con il Pd, il partito che guida la coalizione. Se non c’è più una maggioranza abbiate la decenza di sciogliere il consiglio ed andare a elezioni". E' quanto affermano i consiglieri comunali del Movimento 5 stelle Daniele Vergini e Simone Benini, che da un lato chiedono le dimissioni del vicesindaco Zanetti e dall’altro evidenziano alcune contraddizioni della maggioranza.

“Sullo spinoso caso del bando del verde - incalzano i pentastellati la Giunta nel Consiglio di giovedì non ha dato risposte ed ha preferito tacere alla nostra richiesta di conoscere i motivi per cui a meno di un mese dell’apertura della busta con le offerte è stata modificata la composizione della commissione giudicatrice: da una delibera di giunta risulta infatti che per quello che viene definito un “mero errore materiale” veniva sostituita la professionalità di esperto “economico finanziario” con un “funzionario interno appartenente all'Area Servizi al Territorio”, perchè questa modifica all’ultimo momento? una settimana prima della nomina della commissione?”-

“Questa Giunta non più credibile: a partire da incidenti personali (come quello da noi sollevato della Zanetti che parcheggiava abusivamente), dietrofront politici (come per gli alberi di corso Diaz), diffide ricevute su progetti che riguardano il territorio cittadino (come a San Lorenzo) o i pasticci burocratici (le spese legali extrabilancio e la nomina del segretario dell’Unione) e infine il caso Corvini che si è trascinato per 3 mesi a causa del “fuoco amico” dei consiglieri della lista “noi con Drei”, Peruzzini e Gentilini, rendono la tenuta di questa Giunta sicuramente precaria”, aggiungono Vergini e Benini.

“Così non si può andare avanti: non è tollerabile che il consiglio comunale venga bloccato dai problemi interni alla maggioranza, perchè questa è la realtà sotto gli occhi di tutti. In agenda ci sono nostre mozioni presentate 8 mesi fa e non ancora discusse. Le sedute si protraggono fra mille polemiche a causa dei problemi interni alla maggioranza", concludono i pentastellati, che rivolgono un invito diretto al sindaco ed al Pd che guida la coalizione: “Se non c’è più una maggioranza concedetevi un atto di decenza e trasparenza politica e lasciate l’incarico: avete dimostrato di aver fallito".

AMARE FORLI' - Sulla questione del vicesindaco Zanetti interviene anche Amare Forlì: "Il ritiro della delega al Verde al vicesindaco è un ulteriore esempio della incapacità della Giunta comunale forlivese di dare soluzioni ai problemi della città". Amare Forlì "non intende entrare in merito alla vicenda nei suoi aspetti giudiziari, visto l'esposto presentato da una lista civica che “sostiene” il sindaco, ma vuole affrontare il problema sotto l'aspetto politico. Ancora una volta i casi personali dei singoli assessori o consiglieri di maggioranza assumono un ruolo prioritario rispetto alle problematiche della città, che si scontrano con una giunta immobile ed ingessata, capace solo di avvilupparsi in questioni interne, autentiche beghe di bottega che, oltre a non interessare l'opinione pubblica, creano ritardi e fanno slittare provvedimenti assolutamente prioritari. Il ritiro della delega al verde pubblico al vicesindaco Veronica Zanetti e l'assunzione della stessa da parte del primo cittadino Drei, se sotto il profilo procedurale è corretta e doverosa, sotto l'aspetto politico testimonia uno scollamento profondo all'interno della stessa maggioranza, in preda a personalismi che bloccano i provvedimenti e crea un clima di evidente nervosismo. Se la politica fosse una cosa seria il sindaco e l'intera giunta dovrebbero prendere atto della incapacità dimostrata fino ad ora e “meditare” sul futuro, ma poiché siamo in mano a dei mestieranti della politica, tutto continuerà come prima. Purtroppo".

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