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Regolamento sui taxi in Consiglio, Centrodestra per Forlì: "Più sistemi di chiamata, non solo il numero unico"

"Questo passaggio è necessario, vista la concorrenza di diverse società, come ad esempio Uber, che attraverso applicazioni digitali permettono all'utente di prenotare una vettura in pochi secondi"

“Sollecitati da alcuni operatori della categoria riteniamo necessario valutare la necessità di  adeguare e aggiornare il regolamento comunale  del servizio taxi alle rinnovate esigenze normative e sociali. E' necessario consentire ai titolari di licenza di taxi,  una maggiore libertà nell'organizzazione del servizio, per fronteggiare particolari eventi straordinari o periodi di prevedibile incremento della domanda, in numero proporzionato alle esigenze dell'utenza. Sempre nell'ottica di un maggiore efficientamento del servizio, si intendono sviluppare  nuovi servizi integrativi come il taxi ad uso collettivo o altre forme che si potrebbero adottare di volta in volta”: lo chiede Francesco Lasaponara, consigliere comunale di Centrodestra per Forlì, che annuncia di voler coinvolgere direttamente e in breve tempo la Giunta comunale per la discussione e la risoluzione relativa ai punti su citati. 

“Fatti di cronaca, come l'aumento delle aggressioni ai taxisti ci suggeriscono, per esempio, di permettere loro di  rifiutare la corsa agli utenti che si presentino in stato di evidente alterazione o di rifiutare  la corsa a persone che, in occasione di precedenti servizi, abbiano arrecato danni all'autovettura, siano risultati insolventi o abbiano tenuto comportamenti gravemente scorretti o violenti”: elenca Lasaponara.

“Dobbiamo ammodernare i sistemi  di intermediazione tra domanda e offerta del servizio anche attraverso  piattaforme tecnologiche, in aggiunta ai tradizionali canali di acquisizione delle corse, per incrementare l’efficienza del servizio. Ovvero, nella disciplina regolamentare delle modalità di acquisizione della corsa andrebbero incluse, oltre ai classici stalli, alle colonnine di chiamata - a Forlì per altro insufficienti – anche dei di sistemi di chiamata diretta (ovvero tramite utenza di telefono cellulare), radiotaxi con la non esclusività del numero unico intestato al Comune e nuove applicazioni web. Questo passaggio è necessario, vista la concorrenza di diverse società, come ad esempio Uber, che attraverso applicazioni digitali permettono all'utente di prenotare una vettura in pochi secondi e senza passare diversi minuti al telefono con un centralino. Necessario, inoltre, aumentare anche le piazzole nei punti di maggiore afflusso dell'utenza”: propone Francesco Lasaponara. 

“Ma c'è un altro punto su cui è necessario ragionare: per diventare tassisti bisogna avere un particolare tipo di patente, superare un esame ed iscriversi a un albo presso la propria Camera di Commercio.  Il passaggio più difficile però è quello successivo: acquistare la licenza necessaria ad esercitare la professione. Le licenze sono concesse dai Comuni, sulla base di regolamenti stabiliti a livello regionale, ma i concorsi per assegnarne di nuove sono rarissimi e anche per molti anni il numero di licenze rimane stabile. Dunque, dobbiamo permettere  ad un maggior numero di persone di avvicinarsi  alla professione”: afferma  il consigliere comunale di Centrodestra per Forlì. 

“Per tutte queste, ed altre ragioni, riteniamo  necessario modificare e aggiornare ai nostri tempi  il regolamento comunale  del servizio taxi, e su queste linee guida ci attiveremo con la Giunta nei prossimi giorni”: annuncia e conclude il consigliere comunale di Centrodestra per Forlì,  Francesco Lasaponara.

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