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Un 'tesoro' di 650 Barbie a Forlì: "Chiesi a Moschino di creare un abito su misura per loro"

Le celeberrime bambole Mattel che fanno parte di questa collezione forlivese vanno dalle 'classiche' ma arrivano anche da diverse parti del mondo, hanno a volte abiti unici, confezionati su richiesta

Da quella volta che inseguì Moschino, alla proposta troppo esosa in un mercatino di New York, dove ha lasciato il cuore.  E' la forlivese Cosetta Gardini che si racconta, nel ripercorrere l'inizio della sua passione che oggi la porta ad avere una collezione di 650 Barbie, le iconiche bambole Mattel.  Una parte di questa collezione è protagonista della mostra che si tiene in città nel mese di giugno“Barbie mood”. 

“Colleziono Barbie praticamente da sempre, da bambina ne ero affascinata, completamente rapita. Con le mie Barbie giocavo e sognavo, erano delle mini me, i miei simulacri, ma non mi identificavo  nel loro corpo. Mi interessava che non rappresentassero neonati, ma piccole donne: grazie a loro, potevo essere chiunque e andare dovunque, potevo vivere tutte le vite che desideravo tra mille avventure, viaggi e aspirazioni – racconta Gardini -. Ogni giorno ero libera di identificarmi nella Cosetta che sognavo, in un universo sì parallelo, ma così reale agli occhi di una bambina. E tutto questo lo facevo cambiando semplicemente una acconciatura, un accessorio, un vestito alle mie Barbie. Era meraviglioso!”, ma la passione non si è fermata, anzi è cresciuta, e la Barbie ha assunto un ruolo diverso da quello del 'semplice' giocattolo. “Da adulta me ne sono ancor più innamorata – continua -. La Barbie non era più solo un gioco ma una vera e propria icona di stile, capace di ripercorrere la moda come una evoluzione in miniatura di usi e costumi dei tempi, in sostanza era ed è 'storia', quella delle bambine di ieri e le donne di oggi. Una consapevolezza del mondo femminile che ho maturato e affermato crescendo, creando e collezionando. Emozioni che scopro e riscopro ripercorrendo questo fashion-walk tutte le volte che ammiro giocosamente le mie Barbie”.

Le celeberrime bambole Mattel che fanno parte di questa collezione forlivese vanno dalle 'classiche' ma arrivano anche da diverse parti del mondo, hanno a volte abiti unici, confezionati su richiesta. “Compro su internet, nei negozi, mi piace da sempre viaggiare e, ad esempio negli Stati Uniti sei 'bombardato' dalle Barbie, in Thailandia ne ho trovate alcune fatte solo per l'Oriente,  tutte originali Mattel. Sono affezionata a tutte, anche a quelle che ho trovato più semplicemente in negozi che avevano pezzi da collezione”.

Gardini è un'appasionata che ha una serie di aneddoti da raccontare  legati alla bambola Mettel: “In mercatino a New York, ho visto le mie Barbie preferite, della serie 'Living' degli anni '70, con il pollice che si apriva e le ciglia applicate, erano legate per le gambe dentro un vaso, come un mazzo di fiori. Mi sono precipitata e le ho prese in mano, la proprietaria me le ha strappate di mano e mi ha chiesto 3.500 dollari, all'epoca erano veramente una cifra esagerata. Erano bellissime, con i vestiti originali, ho dovuto rifiutare l'offerta, ma ci ho lasciato il cuore”. Un altro episodio da raccontare è legato alla moda: “Ad un evento a Firenze con special guest Moschino,  mi sono avvicinata allo stilista, che nessuno voleva presentarmi, picchiettando sulla spalla per attirare l'attenzione e mi sono presentata raccontando che collezionavo Barbie. A quel punto ho catturato la sua attenzione e gli ho chiesto un vestito per la bambola. Mi ha lasciato il numero personale, mi ha dato la sua parola che me lo avrebbe fatto. Mi sono sentita un paio di volte con la manager, ma purtroppo lo stilista si era ammalato e non me la sono sentita di insistere. Dopo qualche mese è venuto a mancare”.

Di 650 pezzi, conservati con enorme cura, al buio, al riparo dalla polvere, ce ne sono in realtà alcuni con i quali la collezionista ha un legame speciale. “Sono affezionata ad una barbie che mi regalò una mia zia, acquistata in America, una 'Living' originale degli anni '70, la bambole di questa serie somigliano alla cantante francese Sylvie Vartan. Sono molto affezionata anche alle “Silkston”, prodotte negli ultimi anni, come rifacimenti delle prime Barbie, hanno un viso particolare con gli occhi che guardano da un lato. Sono riuscita a trovarne alcune. Poi ne ho una in porcellana con un vestito da sera anni '50, sono rarissime”. Nella collezione ci sono anche tutte le Barbie Benetton, le Barbie del mondo, le Holiday, Barbie Harley Davidson, la calciatrice, l'astronauta. 

“Mi sono fatta confezionare vestiti da una stilista francese che ne fa una o due copie al massimo  per ogni modello, conosco il contatto italiano.  A me piacerebbe poter creare una mostra permanente e mi sono per questo messa in contatto anche con il Comune di Forlì”, conclude Gardini, riaccompagnandoci fuori da questo mondo che riporta un po' all'infanzia, ma che racconta anche la storia della moda e la storia di un giocattolo che si è trasformato in una icona di stile, nella bambola più famosa di tutti i tempi. 

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