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Dell'Agnello: “Messo un piede nei play-off”

Battuta Brescia in un finale palpitante la mano va alla calcolatrice: per centrare il miracolo dei play off serve un'altra vittoria.

La matematica di aver centrato un obiettivo che solo due mesi fa sembrava nascosto nel più basso dei cassetti ancora non c'è; la poesia di una squadra che gioca col cuore e galvanizza i suoi tifosi, invece sì, eccome. Il successo su Brescia, i 3200 forlivesi plaudenti e festanti (dopo aver temuto con terrore che Jenkins imitasse Casper Ware infilando, come il play di Casale, la tripla della beffa), il coro “tutti a Bologna!”, sono la plastica rappresentazione che FulgorLibertas e città la marcia verso i play-off l'hanno ingranata, ora si tratta di dare gas. “Abbiamo messo un bel piede nei play-off – conferma coach Dell'Agnello nel post partita – ma nulla è fatto, ci vuole altro per esser sicuri e c'è sempre il rischio che arrivando alla fine a pari punti, prevalgano scontri diretti, differenze canestri; meglio evitare sorprese. Anche perché dopo tutto quello che abbiamo passato e per quanto fatto sarebbe un premio bellissimo per tutti, ragazzi, staff e pubblico”. Tornando alla partita: “Bella, giocata a viso aperto. Abbiamo sofferto la loro pericolosità dall'arco; a volte mi sono lamentato della nostra difesa sul perimetro ma stavolta va dato merito a Brescia di aver fatto canestro da ogni parte nonostante fossimo lì a marcarli. Sono contento anche perché siamo arrivati dopo una settimana fatta di problemi, senza mai poterci allenare a ranghi completi. Abbiamo vinto grazie al nostro collettivo, all'identità di squadra costruita nei mesi”. Un po' di paura quando Brescia è salita a +5 a 2'30” dalla sirena? “Sì: erano in palla e noi sotto. La decisione – vincente – è stata di togliere Tessitori e giocare con Spencer e Roderick ad attaccare il ferro e altri tre piccoli pronti a colpire dall'arco. Per due volte ci siamo riusciti e la partita è girata. Bravi noi”.

Parzialmente soddisfatto pure il tecnico di Brescia, Martellossi: “Il match, questo pubblico, la tensione: sono stati un bello spot per la nostra LegaDue. Sono rammaricato per il risultato, non per l'impegno dei miei giocatori. A fine gara, in spogliatoio mi sono congratulato: per lucidità e voglia di far bene, più di così non potevamo fare; questa partita ci sarà d'insegnamento per il futuro”

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