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Turismo e cultura, forlivesi di ritorno dall'Albania: "Aperto un ponte tra Forlì e l'Argirocastro-Permet"

Si sono lasciati alle spalle con tanta emozione e palpabile nostalgia luoghi incantevoli, incontaminati, pieni storia e di mitologia, come il suggestivo sito archeologico di Butrinto

Sono ritornati dall’Albania, affascinati e pieni di entusiasmo, i sei gruppi di forlivesi, ma non solo, in tutto 50 persone, con variegati interessi culturali, professionali e imprenditoriali, collegati con diverse associazioni culturali e sportive, ospitati  delle autorità albanesi dall’1 al 10 luglio nella suggestiva provincia di Argirocastro, che comprende anche l’accogliente e ospitale cittadina di Permet.

Si sono lasciati alle spalle con tanta emozione e palpabile nostalgia luoghi incantevoli, incontaminati, pieni storia e di mitologia, come il suggestivo sito archeologico di Butrinto, da lui scoperto nel 1928, passaggio obbligato di Enea prima di approdare alle coste italiane; come le calde Terme a cielo aperto di Benja; gli antichi eremi di variegati culti religiosi, un segnale di tolleranza e di contaminazione unico in Europa; il Parco nazionale Bredhi. Un tour che rientrava in un progetto promosso da Iom, International Organization Migration, reso possibile grazie al finanziamento del Ministero Italiano degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, con il coordinamento del Ministero Albanese della Diaspora, e che grazie a proficui incontri istituzionali ad ogni livello potrà avere notevoli sviluppi futuri.

I sei gruppi tematici coinvolti erano le Fattorie Faggioli, Atrium, il gruppo Romagna Trekking, il gruppo di Archeologia dell’Universtà di Bologna, la Compagnia Teatrale Fuori Scena, la Peppa Marriti Band, una rock band, con musicisti tutti di origini arbereshe, gli albanesi d’Italia, ed alcuni rappresentanti delle Amministrazioni comunali di Forlimpopoli e Cervia. Il progetto si intitolava "Naim-a Tour", un gioco di parole nato da una combinazione di Naima Fondation, l’Associazione culturale animatrice del progetto diretta da Michele Minisci, di origini calabro-albanesi, essendo nato in un piccolo paesino della Calabria, e Naim  Frasheri, il più importante poeta della diaspora albanese, originario di Permet.

In particolare, il progetto ha operato nell'antichissima area di Argirocastro e di Permet (Albania meridionale), un'area, questa, prioritaria per la Cooperazione italiana, in stretta collaborazione con il Cesvi, un Cso che opera nell'area dalla fine degli anni '90. Cesvi è stato ed è un promotore attivo del marchio Made with Italy (fatto con l’Italia) e un grande e variegato numero di beneficiari locali di questo marchio è attualmente assistito e promosso da questa associazione, magistralmente diretta da circa venti anni da Giorgio Ponti, di origini reggiane, e dal suo efficientissimo staff.

"Questo primo tour ha inteso promuovere, valorizzare e capitalizzare alcuni importanti risultati attraverso la proposta di un patrimonio culturale comune interscambiabile e un tour storico responsabile che porterà a breve alla definizione di una proposta per nuove categorie di Made with Italy: come il “Patrimonio culturale” - spiega Minisci -. L'area di Permet è una delle aree più adatte per il turismo responsabile (www.visitpermet.org), con un numero crescente di turisti negli ultimi 5-6 anni (l'anno scorso ha avuto più di 20.000 turisti in arrivo secondo i dati comunali), con un consorzio locale molto attivo di operatori economici e turistici (Pro Permet Consortium) e con numerosi progetti finanziati".

"Questo primo progetto, dato il successo ottenuto e l’entusiasmo che ha suscitato,  promuoverà uno scambio attivo di know-how italo-albanese al fine di promuovere il marchio made with Italy in Italia tra la Diaspora albanese e gli operatori turistici italiani responsabili, con gli emiliano romagnoli in prima fila. Il viaggio responsabile è anche un importante vettore di sviluppo per i paesi "svantaggiati", in quanto i suoi effetti sociali, economici e culturali sono molto più coerenti, diretti e duraturi di quelli prodotti dal turismo incalzante, e i gruppi e le Associazioni forlivesi coinvolti in questo progetto hanno risposto egregiamente a queste caratteristiche, a queste finalità. Sarà l’inizio di una lunga e proficua collaborazione tra l’Albania, Forlì e la Romagna", conclude.

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