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Domenica, 28 Aprile 2024
Cronaca

Il grido dei comitati e dei quartieri: "In certi punti il fiume è ancora come dopo l'alluvione. Bisogna essere equi negli interventi"

Pulizia dei fiumi incompleta e fatta solo a tratti: a lanciare l'allarme, in apertura della nuova seduta della commissione d'indagine del Consiglio comunale sull'alluvione

Pulizia dei fiumi incompleta e fatta solo a tratti: a lanciare l'allarme, in apertura della nuova seduta della commissione d'indagine del Consiglio comunale sull'alluvione, venerdì pomeriggio, sono stati i rappresentanti dei quartieri e dei comitati alluvionati. Valentina Grillandi, portavoce del Comitato Vittime del fango “la pulizia dei fiumi è incompleta, così come la ricostruzione di chiuse e infrastrutture è ancora lontana”.

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Ed ancora Grillandi: “Siamo consapevoli che il Comune non ha diretta competenza, ma questo non toglie che si debba occupare della sicurezza dei cittadini: ciò che è risultato inadeguato nell'alluvione va gestito. Ci vogliono interventi ingenti, sia in termini di investimenti che di tempo, ma comunque sono primari”. Dal comitato arriva poi la richiesta di mettere tra le priorità il piano di emergenza di protezione civile: “E' palese a tutti che non è risultato idoneo, non lo sarebbe probabilmente neanche per eventi minori, bisogna aggiornarlo e formare il personale”.

Sulla stessa linea Eleonora Visani, rappresentante del Comitato di quartiere Cava-Villanova: “Riconosciamo che tante cose sono state fatte, ma nel nostro territorio del quartiere ancora tanto manca. Proprio ieri ho controllato: fino a un certo punto risultano fatti i lavori sul fiume Montone, ma da quel punto in poi il fiume è nello stesse condizioni”. Lo snodo è via Rio Fontella, stradina laterale di via Cassirano, all'altezza della Golena di San Tomé sul Montone: “Da quel punto il fiume è come era il 16 maggio 2023, sul ponte Braldo (il ponte della strada provinciale tra Villanova e Villafranca, ndr) ci sono gli stessi tronchi di allora che creano una diga”.

Per Visani “bisogna essere equi nei lavori, per i cittadini che abitano in quelle zone, pochi o tanti che siano, anche perché se a Villanova 'acqua smette di passare, torna indietro”. Per Visani “qui c''è un blocco reale, rispetto ai punti del fiume già sistemati come quelli del Parco Urbano, Romiti e la curva di San Benedetto”. 

Nel dibattito consigliare, invece, sono stati affrontati due ordini del giorno, l'uno proposto dal fronte M5s, Pd e Forlì & co., il secondo dal consigliere Albert Bentivogli (Lega). È in dirittura d'arrivo la commissione presieduta da Lauro Biondi, il cui termine di attività era stato fissato, alla sua istituzione, a fine marzo. Lo stesso presidente Biondi propone poi di posticipare la deadline ai primi di aprile o comunque dopo una ulteriore seduta in cui siano convocati rappresentanti di Comune, Regione e Provincia, come richiesto dai banchi di opposizione e maggioranza. E di fatto, lo stesso presidente apre la seduta di oggi esprimendo il proprio rammarico per l'assenza di assessori e rappresentanti dell'amministrazione. "Probabilmente saranno presi da molti impegni- manda a dire- ma dispiace per la sottovalutazione di questo di impegno". 

La commissione passa poi all'esame del primo odg proposto da Brunelli insieme ai commissari di Forlì&co e Pd, che chiedono una semplificazione delle procedure legate ai ristori. In particolare, il testo punta su una proroga per le rendicontazioni delle spese per il contributo Cis, e che modifichi la relativa ordinanza "per permettere domande di risarcimento separate per inquilini e proprietari". E ancora che ci si attivi "per favorire la modifica della rendicontazione sulle spese connesse e sui contributi Cis mediante un modello basato sull'autocertificazione", piuttosto che su scontrini e ricevute.

Infine, ultima richiesta è che "si solleciti, tenuto conto dell'aggravio dell'emergenza abitativa, allo stanziamento di risorse ad hoc per rispondere alla pressante esigenza dei cittadini di trovare ulteriori risorse" per l'emergenza. Loris Ceredi per il Gruppo Forlì Cambia, puntualizza che la proroga richiesta al primo punto dell'Odg è già stata spostata al 30 settembre, per cui quel punto è superato e chiede di eliminarlo dal testo. Rispetto alle altre richieste, osserva che è lecito farle presenti, ma "sul problema 'inquilini e proprietari' la Regione non ha mai messo mano, ce lo portiamo dietro dall'inizio e non so come si potrà risolverlo ora".

Morgagni di Forlì&co sottolinea come l'Odg non sia di carattere politico quanto tecnico-pragmatico. Tolto il primo punto, vista la proroga concessa, "proporrei alla commissione di approvare l'Odg per prendere posizione non politica- conclude- se non per dire che stiamo tutti dalla parte degli alluvionati". Per il presidente Biondi le procedure delle domande dei ristori "non possono essere semplificate al massimo- manda a dire- devono garantire serietà nell'erogazione di fondi pubblici". Assodato poi il termine posticipato del 30 settembre, puntualizza che anche il problema dell'emergenza abitativa "si è ridotto enormemente". Il presidente infine sollecita a modificare il testo dell'Odg concentrandosi sulle richieste che "possano avere un effettivo risultato".

 Quindi Albert Bentivogli, Lega, presenta il secondo Odg: "Quando parliamo di alluvione bisogna trattare anche il tema della messa in sicurezza- spiega- prima del 16 maggio scorso pensavamo che il nostro territorio fosse un fortino, invece si è dimostrato un gigante d'argilla". Quindi "nell'Odg chiedo l'analisi e lo status quo dei percorsi fluviali e della loro pulitura- spiega- sommato alla costruzione di vasche di laminazione o di contenimento per prevenire rischi idrogeologici e scongiurare la reiterazione di un disastro annunciato". Infine, conclude Bentivogli, nell'Odg si chiede che il testo sia trasmesso al presidente della Regione e al presidente della Provincia.

Dal Pd Alemani chiarisce che la pianificazione degli interventi sul territorio richiesti dall'Odg deve partire dalla struttura commissariale, attraverso l'adozione di piani speciali, da cui poi possono partire i soggetti attuatori, Regione ed enti locali. Il dem chiede piuttosto di riscrivere l'Odg "sulla base della disciplina vigente da cui poi le amministrazioni devono muoversi". Di qui la proposta bipartisan- perchè già sollecitata da Andrea Costantini della Lega- di coinvolgere e sentire Provincia e Regione. Tira le fila il presidente Biondi, riconoscendo che i due Odg toccano problemi effettivi ma vanno entrambi rielaborati per essere portati in Consiglio Comunale.

"C'è un problema di ristori, ma esiste anche un problema sicurezza che ha come linea temporale il 2026, scadenza prevista dal Pnrr, con cui si finanziano il più dei progetti, questa è l'urgenza vera". La seduta si conclude con l'impegno preso da parte del presidente di convocare in commissione i rappresentati di Regione, Provincia e Comune, "fra 10 giorni", prima di concludere definitivamente i lavori della commissione, presumibilmente i primi di aprile (da Agenzia Dire).

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