Difesa delle Foreste appenniniche, si sbloccano lavori per 375mila euro

Con una delibera approvata martedì, la Giunta Provinciale di Forlì-Cesena ha approvato il programma di progettazione preliminare di una serie consistente di interventi relativi alla manutenzione e alla difesa del demanio forestale ex-ARF (Patrimonio indisponibile forestale regionale), gestito operativamente dalla Provincia, al fine di prevenire il rischio di incendio e difendere il suolo dai rischi di dissesto.

Nella delibera si autorizzano lavori per 375.000 euro, suddivisi su più Comuni. A livello funzionale sono previsti 4 progetti stralcio: interventi nel bacino idrografico del fiume Bidente (Comuni di Bagno di Romagna, Santa Sofia e Galeata) per un importo di 112.000 euro; interventi nel bacino idrografico dei fiumi Rabbi e Montone (Comuni di Premilcuore e Portico San Benedetto) per un importo di 115.000 euro; interventi nel bacino idrografico di fiumi Savio, Tevere e Bidente di Pietrapazza (Comuni di Bagno di Romagna, Sarsina, Verghereto e Mercato Saraceno) per un importo di 108.000 euro; interventi nel bacino idrografico del torrente Tramazzo (Comune di Tredozio) per un importo di 40.000 euro.

Tra le opere previste vi sono la manutenzione straordinaria e adeguamento ai sistemi di sicurezza delle piste di servizio, la manutenzione straordinaria di foreste ed in particolare di castagneti, sistemazioni di aree in frana, interventi selvi-colturali, miglioramenti della rete di deflusso delle acque superficiali, la manutenzione straordinaria di aree di sosta attrezzate e opere su diversi fabbricati. Il demanio forestale in gestione alla Provincia di Forlì-Cesena ha un’estensione di 23.631 ettari, pari ad oltre il 60% dell’intero patrimonio agro-silvo-pastorale indisponibile della Regione Emilia Romagna.

L’altitudine varia da circa 300 m s.l.m. (presso Galeata e Sarsina) ai 1350 m s.l.m. di Monte Fumaiolo, anche se le quote più rappresentate sono comprese fra le isoipse dei 700 e 900 m s.l.m. Si tratta di un territorio quasi interamente boscato e ricco di formazioni caratterizzate da un elevato grado di diversità biologica. Le aree forestali, infatti, hanno un’estensione di oltre 17.500 ettari ed occupano circa il 73% della proprietà, mentre la restante parte è occupata, nell’ordine, da pascoli (20%), incolti improduttivi (roccia, strade, ecc.), seminativi e fabbricati.