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Esami di stato orali per le aree alluvionate, la Regione: "Criticità evidenti. Ne parleremo col ministro Valditara"

Salomoni: "Concordiamo sulle evidenti criticità nell'applicazione dell'ordinanza, domani ne parlerò col ministro Valditara"

L’assessore regionale alla Scuola, Paola Salomoni, ha incontrato la Città Metropolitana di Bologna e le Provincie di Ravenna e Forlì-Cesena, le più colpite dall’alluvione, per confrontarsi sulle criticità emerse in relazione all’ordinanza del Ministero dell’Istruzione e del Merito sugli esami di Stato, con la sola prova orale nelle aree alluvionate. Sono numerose le problematiche evidenziate che stanno emergendo attraverso petizioni e proteste di studenti e famiglie, azioni dei sindacati e opinioni espresse dal mondo della scuola rispetto alla complessità organizzativa e alle iniquità prodotte da un atto arrivato poche ore prima l’inizio delle prove del primo ciclo.

“I territori - afferma Salomoni - non sono stati coinvolti nella decisione, dalla Regione ai sindacati fino alle rappresentanze della scuola. L’ordinanza del ministro è arrivata in ritardo, ad oltre un mese dal primo evento alluvionale, e a pochissime ore dall’avvio degli esami di Stato. La mancata condivisione ha comportato gravi criticità, evidenziate in primo luogo dalle famiglie e dagli studenti ma anche dallo stesso mondo della scuola e dalle organizzazione sindacali". Venerdì - chiude Salomoni - ne parlerò con il ministro Valditara in visita in Romagna, evidenziando la piena disponibilità a individuare insieme al mondo della scuola e agli Enti locali eventuali azioni correttive".

La Flc Cgil di Forlì ha organizzato un presidio martedì alle 11.30 in occasione della visita del ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara alla scuola media Mercuriali, che si trova nel quartiere Romiti, uno dei più colpiti dall’alluvione che ha investito il nostro territorio. "Sarà l’occasione per affrontare e rappresentare difficoltà e problematiche delle scuole del
territorio romagnolo - spiegano Pier Francesco Minnucci e Sara Errani, rispettivamente segretario generale della Flc Cgil Forlì-Cesena e segretaria generale della Flc Cgil Ravenna -. In particolare le decisioni contenute nell'ultima ordinanza (quella che stabilisce gli esami orali, ndr), ma anche quelle che nel provvedimento non sono presenti".

"Il provvedimento dopo una puntuale ricognizione sulla condizione delle scuole del nostro territorio, avrebbe potuto agevolare gli studenti con un segnale di attenzione e invece risulta essere intempestivo, forzato, di dubbia efficacia e costringe le scuole a rimettere in discussione quanto già definito e a riorganizzarsi in pochissimi giorni - proseguono i sindacalisti della Cgil -. Per l’adozione di queste misure c’era tutto il tempo. Ancora una volta si interviene in modo burocratico, a tempo già scaduto, dopo il termine delle lezioni, a scrutini già svolti, senza considerazione per il lavoro delle scuole e di chi le frequenta".

"Ciò di cui il Paese ha bisogno, a maggior ragione i territori colpiti dall’alluvione, è un consapevole investimento sulla scuola pubblica, che passa da un contratto in grado di valorizzare il lavoro di docenti e ATA, alla rinuncia di ulteriore forme di dimensionamento della rete scolastica, alle ipotesi di autonomia differenziata - viene aggiunto -. Inoltre, aspetto non marginale, per garantire un aiuto concreto per la ripartenza dei territori alluvionati, vanno adottate concrete misure come il prolungamento dei contratti e l’organico aggiuntivo, misure straordinarie per la mobilità annuale e modalità agevolate nelle immissioni in ruolo per coloro che hanno avuto una diversa calendarizzazione delle prove per poter affrontare il prossimo anno scolastico con serenità". 

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