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Maltrattamenti in famiglia

Lividi sul corpo, l'ex picchiava la moglie e pretendeva denaro per la droga. I genitori scoprono tutto, incubo finito

Quanto accertato dagli investigatori della Squadra Mobile è l’ennesima storia di violenza domestica affrontata nell’ultimo anno e che ha riguardato complessivamente oltre 60 casi

Maltrattamenti, stalking ed estorsione ai danni dell'ex moglie convivente. Con queste accuse gli agenti della Squadra Mobile di Forlì hanno eseguito nei confronti di un giovane forlivese la misura cautelare dell’allontanamento dalla casa familiare e del divieto di avvicinamento alla vittima. Le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica, sono partite dopo un esposto deii genitori della donna  che si sono presentati in Questura, preoccupati per le violenze subite dalla figlia e per una situazione che stava degenerando.

Le Volanti erano infatti intervenute all’interno dell’abitazione per liti domestiche, ma la giovane vittima non ha mai detto ai poliziotti delle violenze subite, né ha mai presentato alcuna denuncia, perché non voleva infierire verso il marito ma anche nella speranza di un cambiamento, stesso motivo per cui non si è mai recata al pronto soccorso. A fine mese di luglio la decisione di denunciare tutto, anche grazie al sostegno dei familiari. Sono state documentate botte, minacce ed estorsioni subite dalla vittima. Lividi sul corpo e altri segni delle violenze che non sono passate inosservate ai genitori della giovane, che hanno raccontato agli investigatori i dettagli delle violenze subite, confermando ed avvalorando il racconto della vittima.

Sono emerse frequenti richieste di denaro segnate da minacce e violenze e che hanno assunto profili estorsivi, denaro che serviva al marito per acquistare sostanze stupefacenti. Peraltro gli investigatori, scavando nel passato dell’uomo, hanno scoperto che ha avuto altri problemi con la giustizia. Il Giudice per le indagini preliminari, accogliendo le richieste dalla Procura, ha evidenziato che l’autore “ha manifestato una condotta incline alla violenza….maltrattamenti, condotte persecutorie ed estorsive in un clima di vessazioni del tutto ingiustificato”. Infatti “sussiste concreto ed attuale pericolo che l’indagato, se libero, possa commettere reati della stessa specie per quello per cui si procede”. Quanto accertato dagli investigatori della Squadra Mobile è l’ennesima storia di violenza domestica affrontata nell’ultimo anno e che ha riguardato complessivamente oltre 60 casi, con 16 arresti degli autori ed applicazione di altre 7 misure cautelari.

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