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Cronaca Civitella di Romagna

Pena definitiva per il brutale rapinatore nella villa di un imprenditore: per lui si riaprono le porte del carcere

La vittima era stata violentemente percossa, immobilizzata ed imbavagliata, nonché privato di alcuni monili in oro ed un orologio rolex di ingente valore

Deve scontare un residuo di pena definitivo di 3 anni, un mese e 20 giorni: non appena emesso l'ordine di carcerazione, i carabinieri lo hanno portato il in carcere. Si tratta di uno dei componenti della banda di albanesi responsabile della brutale rapina in villa avvenuta a Civitella il 10 gennaio del 2020

Insieme ad altri suoi connazionali, il malvivente si era reso responsabile del cruento episodio. Nel corso della rapina in villa con annesso sequestro di persona ai danni di un noto imprenditore ultraottantenne, la vittima era stata violentemente percossa, immobilizzata ed imbavagliata, nonché privato di alcuni monili in oro ed un orologio rolex di ingente valore.

Il malcapitato imprenditore della vallata del Bidente venne aggredito nel cuore della nottata del 10 gennaio scorso nel giardino della sua villa mentre stava rincasando. Secondo quanto ricostruito in prima battuta dai Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Meldola, sulla base delle prime informazioni acquisite dalla vittima, i banditi avevano il volto travisato da mascherine. Avevano atteso che parcheggiasse l'auto per bloccarlo in garage. Prima della rapina erano riusciti a neutralizzare il sistema d'allarme dell'abitazione.

VIDEO - La ricostruzione dei fatti da parte degli inquirenti

Gli aggressori non avevano avuto pietà: dopo averlo pedinato fino al rientro a casa, avevano picchiato il malcapitato, minacciandolo di morte con un cacciavite alla gola. Quindi l'avevano immobilizzato con del nastro isolante, derubandolo di preziosi (bracciali, anelli ed un orologio d'oro per circa 30mila euro di valore) e il contenuto rinvenuto in una camera da letto. Non era però riusciti però ad aggredire la cassaforte, disturbati dall'abbaire di un cane e da una luce che si accendeva in una finestra della villa accanto.

Prima di dileguarsi i malviventi avevano chiuso la vittima in uno stanzino, ancora legata ed imbavagliata. Solo dopo un'ora l'imprenditore era riuscito a dare l'allarme al 112 col suo telefonino. Con le mani legato dietro la schiena, era riuscito a comporre il numero usando un cacciavite tenuto in bocca. Sono stati gli stessi carabinieri a slegarlo.

Le conseguenti indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Forlì ed eseguite dal Nucleo Investigativo dei Carabinieri di Forlì con l’ausilio degli uomini del Nucleo operatibo e radiomobile di Meldola, dopo alcuni mesi di serrate investigazioni, avevano permesso di rintracciare il cittadino straniero, assieme agli altri complici, nel comune friulano di Lignano Sabbiadoro (UD), ove venivano tutti arrestati in flagranza, in quanto avevano appena commesso un’altra rapina in villa ai danni di imprenditore della zona.

Il 7 luglio scorso per l’uomo si sono spalancate le porte del carcere di Forlì anche per i fatti di cui si è reso responsabile nel Comune di Civitella di Romagna. L’autorità giudiziaria ha emesso l’Ordine di Carcerazione, a seguito di condanna definitiva alla pena residua di anni 3 mesi 1 e giorni 20. I carabinieri hanno quindi rintracciato il destinatario del provvedimento e hanno dato esecuzione alla carcerazione accompagnandolo in carcere dove sconterà la pena.

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