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Cronaca

Scuola e alluvione, a rischio le graduatorie: “Precari in attesa da tre anni, prorogare i concorsi”

La chiusura delle scuole dovuta all'alluvione ha ritardato i concorsi. Interrogazione della deputata di Fdi Alice Buonguerrieri al Ministero dell’Istruzione

Le conseguenze dell’alluvione si abbattono anche sulla scuola e sul futuro degli insegnanti impegnati nelle ultime prove orali per poter accedere all’abilitazione all’insegnamento, dopo tre anni di attesa e dopo il bando per il concorso ordinario per l'insegnamento per la classe di concorso A01 in Emilia Romagna che risale al 2020. La chiusura di alcuni istituti scolastici a Forlì, per motivi di sicurezza collegati agli eventi alluvionali, ha infatti ritardato i tempi tecnici del concorso, con il rischio per gli iscritti di dover attendere un altro anno. 

Lo fa sapere una docente precaria, proprio nel giorno della visita del ministro Valditara: "I candidati in questi giorni stanno terminando le ultime prove orali a Forlì e la questione alluvione ne ha ritardato il termine. Per questo non ci saranno i tempi tecnici per l'inserimento in graduatoria in prima fascia e poter insegnare il prossimo settembre con l'abilitazione ottenuta con il concorso: dovremo aspettare un altro anno scolastico. Noi candidati stiamo cercando di mobilitare sindacati e fare arrivare la questione ai mezzi di comunicazione e ai ministri per farci concedere una deroga dello scioglimento della riserva".

Questione spinosa sulla quale la deputata di Fratelli d’Italia, Alice Buonguerrieri, dovrebbe presentare un'interrogazione al Ministero dell’Istruzione, chiedendo una deroga dei termini. “L’alluvione, tra i vari danni, ha causato anche la temporanea chiusura delle scuole, tra le quali la Pietro Zangheri di Forlì, che fa parte dell’istituto comprensivo 7 “Carmen Silvestroni”, dove si stavano svolgendo, dopo tre anni di attesa, le prove del concorso ordinario con conseguente slittamento di 12 giorni delle prove in calendario fino all’8 giugno, che dunque si concluderanno il 20 giugno - scrive Buonguerrieri -. Considerato l’obbligo di attendere quindici giorni dall’ultimo esame per concedere l’invio di ulteriori titoli, la graduatoria non potrà essere stilata entro la data del 30 giugno, termine ultimo indicato dal Ministero per sciogliere la riserva dell’immissione in prima fascia”.

Da qui il timore che, per un ritardo di qualche giorno, tanti docenti non possano ottenere l’abilitazione o il posto di ruolo. “Se si considera che questo avviene dopo tre anni di rinvii e di attese e dopo aver superato tre prove di concorso - continua Buonguerrieri - e in alcuni casi dopo che le loro città erano state allagate, si può comprendere appieno la drammaticità della situazione”. “Sarebbero sufficienti pochi giorni in più per concedere alla Commissione il tempo di stilare la graduatoria e ai candidati di sciogliere la riserva - dice la deputata di Fdi -, pochi giorni che cambierebbero il destino lavorativo di molti precari costretti a destreggiarsi nelle ituazioni più disparate e che hanno atteso anni prima per la pausa imposta dal Covid e ora a causa delle conseguenze dell’alluvione”.

Nella sua interrogazione al Ministero Buonguerrieri chiederà “quali misure intenda intraprendere al fine di garantire la possibilità, per numerosi precari che hanno superato le prove per la classe di concorso A001, di ottenere l’abilitazione o il posto di ruolo, valutando la possibilità di prevedere una proroga per sciogliere la riserva dell’immissione in prima fascia, considerata l’eccezionalità dell’evento”.

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