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Cronaca

Sedicicorto nelle scuole, le recensioni dei ragazzi: "Divario tra uomo e donna sul lavoro, anche gli abiti lo raccontano"

Sedicicorto in collaborazione con Forlì Today, ha coinvolto oltre 2.500 studenti di 12 Istituti scolastici del territorio forlivese

Si rinnova l'appuntamento cinematografico MENOD5, composto da 16 film internazionali della durata fino a 5 minuti. Piccole grandi opere che raccontano tematiche molte vicine all'ambito giovanile e che stimolano riflessioni profonde. Sedicicorto in collaborazione con ForlìToday, ha coinvolto oltre 2.500 studenti di 12 Istituti scolastici del territorio forlivese. Le migliori tre recensioni saranno premiate al termine del 20esimo Sedicicorto Forlì International Film Festival. 

100 migliori quadri 

Vengono mostrati in successione 100 famosi dipinti storici, raccontati in sette secondi ciascuno, sotto forma di parodia pop art. Con ironia le immagini vengono distorte per mostrare espressioni buffe e sono associate a musica di genere classico che aumenta progressivamente di ritmo e velocità. Il tutto li fa assomigliare ai meme presenti sul web. Guardando questo corto mi sono tornate in mente le parodie americane dei videogiochi e cartoni animati presenti su youtube, che comunicano in modo apparentemente leggero argomenti che invece sono di attualità ed anche educativi (danni ambientali , educazione a non fare uso di sostanze stupefacenti , rispetto razziale etc.). Questo corto mi è piaciuto perché mostra come anche le opere artistiche e classiche possono essere apprezzate osservandole da una prospettiva diversa, moderna, attuale e vicina al linguaggio dei giovani.  Alessandro Venturi Casadio. - 2*F - Liceo Artistico Canova- Forlì 

Manimondo 

Ho scelto Manimondo, perché affronta argomenti di grande attualità, fatti che sono in corso e comunica in maniera forte i pericoli cui siamo destinati. La comunicazione è efficace, perché non ha bisogno di scritte o altre spiegazioni, si avvale solamente di due semplici protagonisti, le mani e la Terra. Luca Bianchi – Classe 3B scuola media Zangheri.

Clothesline 

Il cortometraggio Clothesline mi ha colpito molto per via della storia che trovo vera, attuale e complessa anche se è più semplice capirla attraverso il corto. Mi è piaciuta molto la scelta degli oggetti che a parere mio rappresentato benissimo ciò che deve affrontare una donna ogni giorno o comunque nel corso della sua vita. La parte finale in cui vengono mostrati gli abiti da lavoro ci racconta che le possibilità lavorative di un uomo rispetto a quelle di una donna sono migliori. Come donna questo mi rattrista e infastidisce. Alice Buttacavoli -  Liceo artistico e musicale Canova. 

Il filo 

Una vita fragile appesa ad un filo sottile. Una bambola, un vestito, un assorbente, un abito da sposa. Una pentola, mestoli, pannolini, pillole. Una pistola, un lenzuolo funebre. Si riparte: un altro filo uguale al precedente. Un’altra donna, ma la stessa storia. Se provi ad appendere a quel filo qualcosa di diverso hai il rischio che venga sfilacciato, accorciato o addirittura rotto, da parte di un uomo. Finché quel corpo appartenente a quel filo non rimane che un livido di dolore, di colpe opprimenti e soffocanti, che in realtà neanche le appartengono. Così, improvvisamente, la bambina non gioca più con le bambole e prima ancora che con un assorbente deve assorbire con garze il sangue delle sue ferite e portare in grembo un’altra vita in tenera età. È davvero questa la vita che appartiene a queste donne? Chiara Bigoni – 3AT – ITC Matteucci Forlì.  

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