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Lunedì, 29 Aprile 2024
Alluvione, la ripartenza

Alluvione, Confcommercio: "Imprese montane isolate dalle frane dimenticate dalla Camera di Commercio"

Queste le osservazioni del presidente di Confcommercio Cesena Augusto Patrignani e quello di Forlì Roberto Vignatelli

"Non lasciare sole le imprese provinciali che hanno subito danni per le frane conseguenti all’alluvione di maggio". Lo hanno richiesto Confcommercio di Cesena e di Forlì alla Camera di Commercio Romagna sollecitando di includere anch’esse nel bando camerale che ha destinato risorse alle imprese danneggiate dall’alluvione, visto che l’isolamento che hanno subito ha impedito loro di lavorare con conseguenti forti perdite economiche.

"Questa esigenza - mettono in luce il presidente di Confcommercio Cesena Augusto Patrignani e quello di Forlì Roberto Vignatelli - era emersa da parte di tutte le organizzazioni di categoria in maniera esplicita nell’ambito del confronto con l’ente camerale, anche perché si tratta di piccole imprese in grave disagio economico nei comuni collinari e montani falcidiati dalle frane. Come Confcommercio abbiamo inviato una lettera all’ente camerale con formale richiesta di includere questa tipologia di imprese tra i destinati dei proventi del bando, ma il presidente dell’ente ci ha risposto che soluzioni che possano considerare  anche i danni indiretti  e mitigare il lucro cessante, fattori di non facile quantificazione, non sono l’oggetto del bando e in ogni caso avrebbero richiesto l’esibizione di più gravose evidenze documentali, con l’inevitabile allungamento delle attività istruttorie”.

"Confcommercio di Cesena e Forlì  - rimarcano i presidenti Patrignani e Vignatelli - non entrano nel merito burocratico della questione, ma ribadisce che non avere incluso quelle imprese così fondamentali per l'economia e la coesione sociale del territorio montano rappresenta  una mancanza non di poco conto considerando che l’enorme quantità di frane nei territori collinari e montani cesenati  e forlivesi ha ulteriormente aggravato il gap del tessuto produttivo montano rispetto a quello della pianura già gravato da servizi meno adeguati e attrezzati".

"Il timore di Confcommercio di Cesena e Forlì - prosegue i presidenti Patrignani e Vignatelli - è che se non verranno adeguatamente sostenute si possa assistere ad un ulteriore spopolamento imprenditoriale dei territori montani. Proprio in questo momento così delicato il sistema territoriale deve dimostrare nei fatti la vicinanza alla montagna, a chi vi abita e anche a chi  lavora, più volte dichiarata. Lo spopolamento demografico e imprenditoriale in questi luoghi che scontano un gap strutturale di condizioni rispetto alla pianura  si contrasta con interventi concreti e mai come in questa circostanza i danni economici e il disagio provocato dalle frane e dall’interruzione delle comunicazioni avrebbero necessitato di considerare le imprese colpite alla pari di quelle alluvionate. La risposta politica è dunque quella di assegnare sostegni e ristoro anche a chi oggettivamente è stato isolato e non ha potuto lavorare regolarmente a causa delle frane. Ci rammarica molto che l’ente camerale abbia perduto questa straordinaria occasione per dimostrare nei fatti la sua vicinanza a queste imprese che sono state, duole constatarlo, di fatto dimenticate”.

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