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Cento anni di attività per l'Arrotino, una targa per i fratelli: "E' un mestiere che sta scomparendo"

Come spiega Franca Compostella, titolare dell’attività fino al 2013 assieme al fratello Daniele, oggi affiancato dalla giovane Nicole Compostella, la bottega è nata per rispondere alle nuove esigenze poste dalla industrializzazione della città, nei primi anni del Novecento

L’Arrotino Compostella snc ha tagliato il traguardo delle cento candeline e nell’occasione, sabato 14 ottobre, i soci hanno brindato assieme al sindaco di Forlì Gian Luca Zattini, al presidente di Unioncamere Emilia Romagna Alberto Zambianchi e al presidente di Confartigianato di Forlì Luca Morigi, alla storia dell’attività che, dal 1923, ha assistito all’evoluzione della città. Nell'occasione, l'amministrazione comunale di Forlì ha donato una targa ai fratelli Compostella per commemorare l'evento.

Come spiega Franca Compostella, titolare dell’attività fino al 2013 assieme al fratello Daniele, oggi affiancato dalla giovane Nicole Compostella, la bottega è nata per rispondere alle nuove esigenze poste dalla industrializzazione della città, nei primi anni del Novecento. L’attività, in precedenza, era infatti svolta in forma ambulante da uno zio paterno dei fratelli Compostella, che, compresa la potenzialità del negozio, decise di acquistarlo. Dopo alterne vicissitudini legate alla seconda guerra mondiale, l’attività, nel 1948, riprese sotto la guida di Gelindo Compostella, successore Chesi, come recitava allora l’insegna. Dal 1982 passò poi nelle mani di Franca e Daniele inaugurando una gestione che ancora oggi continua. La forza di questa attività consiste nella passione per un mestiere che, purtroppo, sta lentamente sparendo. Come chiariscono i fratelli Compostella “l’affilatura meccanica sta soppiantando quella manuale, pur mancando della personalizzazione che solo l’arrotino garantisce: un artigiano nel vero senso del termine, che mette al servizio del cliente la propria abilità nel rendere unico lo strumento di lavoro.” Un’arte esercitata con perizia è il segreto della longevità della bottega “coltelli, forbici, lame richiedono trattamenti differenti a seconda dello scopo per cui sono impiegati ed è proprio per dare seguito a questa domanda che continua il lavoro dei 90 arrotini che ancora operano in tutta Italia.”

Il presidente Luca Morigi ha voluto sottolineare l’importanza di un traguardo così prestigioso. “Festeggiare un centenario è un evento straordinario, che da presidente dell’associazione di categoria di cui l’impresa è socia, riempie d'orgoglio. Una bottega storica, che coniuga la tradizione di un mestiere che va scomparendo con la più recente tecnologia disponibile, per garantire la personalizzazione dell’offerta al cliente è l’immagine più fedele del significato di artigianato. La scelta di mantenere l’attività nella sua sede originaria, malgrado le oggettive difficoltà in cui il centro storico versa, soprattutto in questa zona, è un’ulteriore nota di merito per questa famiglia di imprenditori.”

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