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Commercio, Zattini (Ascom): "Tre poli commerciali non possono sopravvivere. Ci sarà selezione"

Il direttore di Ascom-Confcommercio Alberto Zattini condivide le dichiarazioni di Luca Panzavolta, amministratore delegato di Cia-Conad, allargando il focus.

"La continua apertura di aree commerciali minaccia non solo i supermercati, ma anche l'extra alimentare". A lanciare l'allarme è il direttore di Ascom-Confcommercio Alberto Zattini che condivide le dichiarazioni di Luca Panzavolta, amministratore delegato di Cia-Conad, allargando il focus.

“La programmazione commerciale forlivese degli ultimi 30 anni - ragiona Zattini - non ha seguito le logiche di offrire un servizio adeguato al consumatore, ma è figlia esclusivamente di una logica speculativa immobiliare, legittima, ma che non ha nulla a che vedere con il tema dell’equilibrio della rete distributiva. I risultati di queste scelte sono oggi sotto gli occhi di tutti e non saranno sostenibili”.

"In futuro, dunque, si assisterà ad una selezione - ragiona il direttore di Ascom-Confcommercio -. Tre centri commerciali non possono sopravvivere (centro commerciale naturale, Punta di Ferro e Formì, per altro con prodotti più o meno posizionati tutti, particolarmente all’interno dei negozi dei centri commerciali artificiali, con catene che vengono da fuori e che, dunque, non lasciano nulla sul territorio".

"Siamo consapevoli, dunque, che nel mercato non c’è posto per tutti e non solo per quanto riguarda il settore alimentare, rispetto al quale qualcuno salterà già in futuro non molto lontano specialmente con l’arrivo di Esselunga - conclude Zattini -. Situazione analoga interessa anche l' extra-alimentare: tutte le catene in città propongono prodotti analoghi di fascia medio bassa, non alzando il livello qualitativo dell’offerta".

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