rotate-mobile
Domenica, 28 Aprile 2024
Export

Stati Uniti, Francia e Belgio strizzano l'occhio all'imbottito forlivese. E l'export vola a quota 30 milioni

Nei primi nove mesi del 2022 l’export dei distretti dell’Emilia-Romagna è stato pari a 15,7 miliardi di euro e ha registrato un aumento dell’11,6% rispetto allo stesso periodo del 2021 e  del 18,5% rispetto ai primi nove mesi del 2019

Il settore del mobile imbottito forlivese alla conquista del mercato estero. Nei primi nove mesi del 2022 l’export ha fatto registrare una crescita di 30 milioni di euro, pari all'11,2%. Questo quanto emerge dal Monitor dei Distretti Industriali delle Marche realizzato dalla Direzione Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo. I mercati che hanno contribuito maggiormente alla crescita del distretto sono Stati Uniti, Francia e Belgio. Si tratta di un dato che si colloca ampiamente sopra i livelli di export pre-pandemici. Nei primi nove mesi del 2022 l’export dei distretti dell’Emilia-Romagna è stato pari a 15,7 miliardi di euro e ha registrato un aumento dell’11,6% rispetto allo stesso periodo del 2021 e  del 18,5% rispetto ai primi nove mesi del 2019.

Nello specifico del terzo trimestre dell’anno l’export distrettuale regionale ha registrato un aumento tendenziale del 13,6%, facendo segnare il nono trimestre consecutivo di aumento. "Il 2022 è stato un anno che ha presentato complessità che ha confermato una volta ancora la dinamicità e la capacità reazione del tessuto economico e produttivo regionale: questo nono trimestre consecutivo di crescita dell’export rimarca una volta ancora la competitività delle aree distrettuali emiliano-romagnole - sottolinea Alessandra Florio, direttrice regionale Emilia-Romagna e Marche Intesa Sanpaolo -. Da parte nostra, come Direzione Regionale Intesa Sanpaolo, nel 2022 abbiamo erogato 1,6 miliardi di euro di nuovo credito a medio-lungo termine alle imprese regionali. Come prima banca italiana riteniamo doveroso sostenere con misure anche straordinarie le esigenze di liquidità delle imprese e, al contempo, continuare a stimolare gli investimenti strategici in particolare verso innovazione, digitalizzazione e sviluppo sostenibile".

L'analisi

Dall’analisi per singolo distretto emerge come siano in crescita 16 distretti su 19, mentre i distretti che si collocano oltre i livelli di export dei primi nove mesi del 2019 sono 13 su 19. Tra i distretti della meccanica si evidenzia la Meccatronica di Reggio Emilia, con il secondo maggior incremento nei primi nove mesi del 2022 (+487 milioni di euro, pari a +16,2%) grazie al traino degli Stati Uniti (+42,3%) e ai risultati positivi conseguiti in Germania, Spagna, Polonia, Francia, Paesi Bassi e Regno Unito. L’unico arretramento, tra i principali sbocchi commerciali, si è verificato in Cina (-18,3%). L’export totale ha sfiorato i 3,5 miliardi di euro. Crescita rilevante anche per i Ciclomotori di Bologna (+121 milioni pari a +23,1%), anche in questo caso grazie al traino degli Stati Uniti (+45,3%) e al contributo positivo di Francia, Germania, Regno Unito e Spagna.

Le Macchine agricole di Reggio Emilia e Modena hanno registrato una performance positiva (+65 milioni di euro, pari a +15,1%), anche in questo caso trainate dagli Stati Uniti (+57,6%). L’evoluzione è stata positiva in entrambe le province: Modena +16,8% e Reggio-Emilia +14,7%. In aumento anche le esportazioni del distretto Food Machinery di Parma (+41 milioni pari a +4,5%) e delle Macchine per il legno di Rimini (+22 milioni di euro pari a +6,2%). Si registra un calo, invece, per le Macchine per l’imballaggio di Bologna (-14 milioni di euro pari a -0,8%) e per le Macchine utensili di Piacenza (-34 milioni di euro pari ad un calo del 22,2%).

Le Piastrelle di Sassuolo hanno conseguito la performance migliore in valore tra i distretti dell’Emilia-Romagna, superando di 537 milioni di euro l’export dei primi nove mesi 2021. Il distretto ha sfiorato quota 3,5 miliardi di euro di export a prezzi correnti. Una parte dell’incremento in valore incorpora gli effetti del rialzo dei prezzi delle materie prime e dei prodotti energetici che si è accentuato dalla fine di febbraio e che ha portato le imprese del settore a rivedere i propri listini. Le Piastrelle realizzano i maggiori incrementi in Germania, Stati Uniti e Francia, che rappresentano anche i tre mercati di maggior peso delle vendite con una quota pari a oltre il 40% del totale, a cui si aggiungono aumenti rilevanti nel Regno Unito (+26,5%), in Svizzera (+20,1%), in Belgio (+14,3%), nei Paesi Bassi (+16,9%) e in Austria (+14%).

Tra i distretti del sistema casa, risulta buona anche la crescita sui mercati esteri dei Mobili imbottiti di Forlì (+30 milioni di euro pari a +11,2%). I mercati che hanno contribuito maggiormente alla crescita del distretto sono Stati Uniti, Francia e Belgio. Entrambi i distretti del sistema casa emiliano-romagnolo si collocano ampiamente sopra i livelli di export pre-pandemici. Dei sette distretti dell’agro-alimentare monitorati, sei hanno raggiunto risultati positivi. Solo il Lattiero caseario di Reggio-Emilia presenta esportazioni in calo (-65 milioni di euro, corrispondenti ad una contrazione del 30,3%). Il Lattiero-caseario Parmense ha invece registrato un aumento delle esportazioni (+11,3%), anche rispetto ai livelli dei primi nove mesi 2019 (+21,5%).

Il distretto agro-alimentare che ha conseguito la maggior crescita in valore è l’Alimentare di Parma che chiude il periodo con un aumento di 197 milioni di euro, pari a +22,3%, ottenuto grazie a tutti i comparti (conserve +27%; altri prodotti alimentari +21,5%; pasta e prodotti da forno +20,4%) e alle vendite in Germania (+24,8%) e Francia (+12,5%), paesi che acquistano oltre il 40% delle vendite estere del distretto. Tutti in crescita anche i distretti dei salumi: Salumi del modenese (+109 milioni di euro pari ad un aumento del 20,9%), Salumi di Parma (+27 milioni di euro, +8,3%), Salumi di Reggio Emilia (+10 milioni di euro, +20,6%). In aumento anche le vendite all’estero dell’Ortofrutta romagnola (+9 milioni di euro, pari a +1,9%), sostenuta dalla Germania, che da sola acquista il 35% delle vendite estere del distretto.

I primi nove mesi del 2022 hanno segnato anche la ripartenza delle esportazioni dei distretti della moda emiliano-romagnoli. L’Abbigliamento di Rimini (+34 milioni di euro pari a +10,2%), grazie alle vendite negli Stati Uniti, in Grecia, in Polonia, in Germania, in Cina e alla stabilità di quelle nel Regno Unito e in Francia, è riuscito ad annullare l’effetto negativo del calo delle esportazioni verso la Russia (-38,3%), mercato che costituiva fino a prima del conflitto lo sbocco principale dei prodotti del distretto (con una quota di oltre il 13%).

Anche il distretto delle Calzature di San Mauro Pascoli ha mostrato un miglioramento (+17 milioni di euro, pari al +11,4%), sostenuto dalla crescita negli Stati Uniti, in Francia, in Germania e nel Regno Unito e da esportazioni stabili in Cina; andamenti che hanno compensato le perdite subite nel mercato russo (-29,1%), anche nel caso di questo distretto molto importante fino al 2021, quando era il secondo mercato di sbocco con un peso sulle vendite estere dell’11,1%. Nonostante la ripresa, il livello delle esportazioni di questi due distretti risulta ancora inferiore rispetto ai livelli pre-pandemici (primi nove mesi del 2019) rispettivamente del 20,6% e del 18%.

Si distingue positivamente, invece, la Maglieria e abbigliamento di Carpi che non solo ha superato i livelli di export dei primi nove mesi del 2021 (+11 milioni di euro, pari ad un aumento del 2,2%), ma si è anche portata oltre i livelli pre-pandemici del 6,9%, per 33 milioni di euro. Per questo distretto era comunque nettamente più limitato il ruolo della Russia. L’incremento riguarda tutti i poli tecnologici. Esportazioni aumentate di 68 milioni di euro per il Polo ICT dell’Emilia-Romagna (+15,8%) il cui maggior contributo alla crescita è giunto dall’elettronica di Bologna. Il Biomedicale di Mirandola ha registrato un incremento di 49 milioni di euro (+16,5%). Il Biomedicale di Bologna ha registrato un incremento di 42 milioni di euro (+18,3%).

Buono l'andamento delle esportazioni sia verso i mercati maturi (+13%), trainate da Stati Uniti, Francia, Germania e Spagna, sia verso i nuovi mercati (+8,6%) con Messico, Polonia, Emirati Arabi Uniti e India in testa. Tra i principali sbocchi commerciali delle esportazioni distrettuali emiliano-romagnole si rilevano contrazioni nell’export verso Russia, Cina, Ucraina ed Egitto.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Stati Uniti, Francia e Belgio strizzano l'occhio all'imbottito forlivese. E l'export vola a quota 30 milioni

ForlìToday è in caricamento