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Alluvione, la ripartenza

Alluvione, Minutillo (Centrodestra per Forlì): "Istituire una task-force per la mappatura dei danni a privati e alla rete pubblica"

Così Davide Minutillo, capogruppo di Centrodestra per Forlì anticipando i temi che introdurrà nella prossima seduta della Commissione speciale di inchiesta sull'alluvione

"Dopo l'alluvione di maggio, ad ogni precipitazione intensa, l'ultima quella del 15 settembre, constatiamo che le fogne nere di Hera in molte parti della città  si  caricano di acqua piovana provocando allagamenti stradali. Anche le fogne bianche, ormai obsolete, non sono più in grado di smaltire l'acqua di piogge intense. A  fronte dell’estremizzazione degli eventi atmosferici  emerge, purtroppo,  l’inadeguatezza della rete di distribuzione idrica in generale, e dunque riteniamo necessario procedere ad un adeguamento – anche tecnologico -  delle reti così da sostituire le tubazioni obsolete installando strumenti per misurare i parametri dell’acqua, conoscerne i punti di fragilità e tenere sotto controllo le pressioni". Così Davide Minutillo, capogruppo di Centrodestra per Forlì anticipando i temi che introdurrà nella prossima seduta della Commissione speciale di inchiesta sull'alluvione.

Il gruppo chiede anche l'attivazione di una vera e propria task-force dotata di idrovore, escavatori e autospurghi per intervenire – anche con turni di lavoro che coprono le 24 ore - nelle strade, nelle aree e nei quartieri a rischio in caso di forte ondate di maltempo, per tutto il prossimo semestre, in cui è prevedibile che ci saranno precipitazioni più frequenti. "In questa chiave affermano i consiglieri Francesco Lasaponara e Marinella Portolani - si dovrebbe procedere alla mappatura dei quartieri che hanno subito i più gravi allagamenti, al fine di avere contezza dettagliata dei danni sia ai privati che alla rete delle infrastrutture pubbliche,  anche con la presenza fisica degli amministratori per raccogliere ogni informazione utile per poter intervenire al meglio".

"C'è da programmare su più fronti un'attività mista con soggetti istituzionali diversi,  considerando che la rete di scolo non è più adeguata e in efficienza per gestire precipitazioni molto forti come quelle che si sono abbattute su forlì nei giorni scorsi e che saranno sempre più frequenti nei mesi a venire - prosegue Minutillo -. Tocca alla Regione, che ha trasferito all'Agenzia Regionale per la Sicurezza Territoriale e la Protezione Civile  le suddette risorse per gli interventi di pulizia dei fiumi, attuare senza rinvii e rallentamenti i programmi di tutela ambientale contenuti nei Piani di Azione vigenti. Piani che oltretutto devono essere aggiornati dopo l'alluvione di maggio".  

Conclude il capogruppo di Centrodestra per Forlì: "E mentre i fiumi sono gestiti dalla Regione, i canali artificiali  sono gestiti dai Consorzi di bonifica che deve comunicarci lo stato delle cose a distanza di quattro mesi dall'alluvione di maggio. Emergenza a parte riteniamo necessario avviare una riflessione seria sulla necessità di realizzare opere strutturali di prevenzione che risolvano i problemi alluvionali, soprattutto progettando nel nostro territorio nuove casse d’espansione per alleggerire gli accumuli d’acqua, incrementando al contempo  la resilienza ai fenomeni siccitosi".
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