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Martedì, 30 Aprile 2024
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Azione di Calenda si spacca sul sostegno a Zattini: "Nessuno a Forlì ha votato a favore. Samorì? Mai stata con noi"

L'appoggio al sindaco di centro-destra Gian Luca Zattini, decisa dai vertici regionali di Azione, il partito guidato da Carlo Calenda, trova il netto dissenso della base e dei vertici locali dello stesso partito.

L'appoggio al sindaco di centro-destra Gian Luca Zattini, decisa dai vertici regionali di Azione, il partito guidato da Carlo Calenda, trova il netto dissenso della base e dei vertici locali dello stesso partito. Nel direttivo provinciale, infatti, nessuno ha votato a favore del sostegno di Zattini e di conseguenza mercoledì scorso Umberto Orlati ha rassegnato la dimissioni come segretario provinciale, uscendo anche dalla segreteria regionale. I contrari di Azione guardano invece alla lista 'Rinnoviamo Forlì' che si presenta a sostegno di Graziano Rinaldini.

Orlati, perché si è dimesso da segretario provinciale di Azione?
“Per la scelta dei vertici regionali di posizionarsi a destra, a sostegno di Zattini, che sarà pure un civico, ma appoggiato dal centro-destra, se non proprio dalla destra, una soluzione non condivisa dalla base degli iscritti. E' una scelta legittima del partito, però più di opportunità che politica, che non si capisce dato che Azione è in opposizione a quelle stesse forze politiche a livello nazionale”.

Che giudizio dà dell'amministrazione Zattini?
“Non positivo. Su punti importanti come il centro storico, il commercio e la sicurezza Zattini ha disatteso il suo programma. E lo dice la Confcommercio, non un gruppo di 'beceri comunisti'”.

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Come Italia Viva, anche voi quindi avete visto una spaccatura al vostro interno?
“Posso dire che quando il direttivo si è riunito nessuno si è espresso a favore della linea di andare col centro-destra. Anche per questo mi sono dimesso, per non andare contro il mio territorio e ho avuto da tutti una sostanziale solidarietà, in messaggi e telefonate, che apprezzo tantissimo, cose che in politica per me contano”.

Quindi chi voteranno i militanti di Azione a livello locale?
“Gli iscritti di Azione, che non sono molti come tutti i partiti di opinione, sono persone libere. Non tutti si riverseranno su Rinaldini, alcuni non voteranno. Come è noto io ho partecipato alle riunioni di 'Rinnoviamo Forlì' e lì alla fine ho visto le stesse persone che nelle elezioni di due anni fa hanno animato il terzo polo, che con il candidato Ferrini è riuscito a prendere circa il 10% dei voti. Il terzo polo lo rivedo in questa lista, dove c'è una ricostruzione di una componente moderata e riformista”.

Presentando la sua lista civica 'La Civica – Forlì Cambia', il sindaco uscente ha voluto dire grossomodo che l'area politica moderata e di centro è con lui, mentre dall'altra parte resta la sinistra. E' così?
“Lascerei i toni da tifoseria, dove allo stadio per Milan-Inter una tifoseria grida all'altra 'Milano siamo noi'. Ho molto rispetto per Zattini e non vorrei replicare lo stesso errore con un punto esclamativo uguale e contrario”.

Lei si candiderà in “Rinnoviamo Forlì”?
“No”

Ci sarà qualcuno di Azione?
“Non ci sarò io, il resto non lo so ora”.

Vi sentite 'schiacciati' dai vostri vertici regionali?
“Non cala di un grammo la stima che ho nei confronti del segretario regionale Marco Lombardo”.

I vertici regionali e nazionali di Azione con ogni probabilità punteranno su Sara Samorì, ex assessora allo Sport della giunta di centro-sinistra di Davide Drei, uscita dal Pd, che si candiderà nella lista civica di Zattini. Che ne pensa di questa candidata?
“Non è una questione che riguarda singole persone. Non la conosco bene e non la so valutare. In Azione non l'abbiamo mai vista, per cui non mi permetto di dare un parere e di conseguenza neanche una critica”.

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