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Lunedì, 29 Aprile 2024
Politica

Allevamento polli choc, Molea: "Mettere in luce chi lavora in regola"

Afferma Molea: "Lunedì mattina ho incontrato, alla Fiera di Forlì, l’Associazione nazionale degli allevatori"

"Le brutture e le violazioni di un allevamento non pesino su tutto il comparto degli allevatori avicunicoli, eccellenza del nostro territorio. Si facciano i dovuti controlli per fermare chi non lavora nel rispetto del benessere animale e della salute dei cittadini, anche nella tutela di chi invece lavora rispettando le regole". Così il deputato forlivese Bruno Molea, vice capogruppo alla Camera di Civici e Innovatori e segretario della commissione di vigilanza Rai, commenta il servizio del Tg1 andato in onda nei giorni scorsi e che denunciava le terribili condizioni igienico sanitarie di un allevamento avicolo così come rivelato da un’inchiesta di Animal Equality.

"Quel servizio giornalistico non metteva però in luce il lavoro di chi agisce secondo le regole e nel rispetto degli animali e della salute - precisa l’onorevole Molea -. Per questo lunedì mattina ho incontrato, alla Fiera di Forlì, l’Associazione nazionale degli allevatori e dei produttori avicunicoli che, l’indomani di quell’inchiesta televisiva, hanno purtroppo dovuto registrare un brusco calo del consumo di uova. I produttori chiedono che la Rai torni sull’argomento con un approfondimento, dando spazio anche alle differenze che esistono tra chi lavora fuori ogni regola e controllo e chi, invece, opera nel rispetto della legge, ma soprattutto degli animali e della salute dei consumatori".

"In Romagna, sono tanti gli allevatori e i produttori del settore, e tanti gli addetti ai lavori: controlli e qualità sono altissimi - prosegue Molea -. Anche questo dovrebbe essere rimarcato nel rispetto di un comparto che nel tempo, specie sul territorio, ha saputo distinguersi. Mi sono quindi impegnato a sensibilizzare chi di dovere perché quell’approfondimento venga fatto: i produttori avicunicoli sono i primi a prendere le distanze dagli allevatori non in regola e i primi a impegnarsi perché il prodotto del proprio lavoro si distingua per qualità e controllo".

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