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DestinAzione: "Sperpero di 175mila euro per la sede provvisoria della Circoscrizione 3"

E' l'esponente della lista civica, Patrizia Cimatti, che si chiede "che motivazioni tecniche e politiche hanno spinto l'amministrazione a voler sostenere la realizzazione di una struttura prefabbricata e del tutto provvisoria"

DestinAzione Forlì esprime tutta la sua contrarietà ad un’opera pubblica che il Comune, con l’avvallo della Circoscrizione n.1, si appresta a realizzare e pone il dubbio che si tratti “dell’ennesimo sperpero di denaro pubblico”. E' l'esponente della lista civica, Patrizia Cimatti, che si chiede “che motivazioni tecniche e politiche hanno spinto l’amministrazione a voler sostenere la realizzazione di una struttura prefabbricata e del tutto provvisoria, di 228 mq di superficie, e del costo complessivo di 175mila euro, sostitutiva dell’edificio pericolante di Via Dragoni 52 (sede della Circoscrizione 3, sede della biblioteca decentrata ”L.Bertozzi”, della biblioteca per non vedenti e del centro giovani “ Officina 52”), quando con poco più della cifra preventivata si sarebbe potuto rendere a norma l’immobile esistente”.

“Che senso ha localizzare in un'area prossima al vecchio edificio la nuova struttura con la giustificazione che potrà accogliere i frequentatori dello stabile, ma che sarà comunque una sistemazione provvisoria, nonostante una spesa così straordinaria? Meno riguardo ha avuto il Comune questo inverno nel chiudere i locali dell’emeroteca o nel dismettere le postazioni pc della biblioteca pubblica per i ben noti problemi di praticabilità del palazzo di Corso della Repubblica, arrecando disagio alla vasta utenza universitaria”, continua Cimatti.

Patrizia Cimatti chiede anche chiarezza sul “balletto delle cifre”: “E' stato riferito che per motivare l’intervento della struttura provvisoria il Comune (per voce del vicesindaco Biserna) sostenesse che la ristrutturazione si sarebbe potuta completare con una spesa non inferiore a 800.000 euro. - riposta l'esponente della lista civica - Ma nessuno ha fatto cenno a tecniche diverse che richiedono spese ben minori e nessuno ricorda che appena due anni fa si era  parlato di un altro intervento di consolidamento, da realizzare nel “vecchio” edificio  di Via Dragoni. Perchè a distanza di così poco tempo si deve nuovamente aprire un cantiere? Quali lavori sono stati eseguiti e a quali costi? Sono stati svolti a regola d’arte e i problemi attuali sono altri rispetto a quelli del passato o ci sono eventuali responsabilità da parte della ditta esecutrice per una inefficacia di tali interventi?".

Al momento del voto della delibera in Circoscrizione n.1 la consigliera Patrizia Cimatti ha contestato anche il metodo che ha visto il Comune “escludere dal confronto i Quartieri e gli organismi del decentramento, facendo mancare la necessaria compartecipazione alla scelta e obbligando gli esponenti dei partiti e dei movimenti di opposizione a doversi limitare ad una semplice presa d’atto. A mio parere l’intervento che si andrà a realizzare non può considerarsi certamente un saggio ed oculato investimento, posto che spendere 175mila euro in una struttura definita provvisoria, cui si è dato un periodo di vita attorno ai 15 anni, mentre si lascia decadere allo stato di abbandono una struttura esistente che con poco più della stessa cifra si poteva consolidare, non è certo buona prassi verso la conservazione urbanistica, la tutela del territorio ed il risparmio delle risorse pubbliche, intese come denaro di tutti noi cittadini”, chiude Cimatti.

LA REPLICA - L’Assessorato al Decentramento e Partecipazione del Comune di Forlì ha replicato, precisando che "l'immobile in cui hanno sede la Circoscrizione 3 e le realtà che gravitano attorno alla stessa (Centro di aggregazione giovanile “Officina 52”, biblioteca decentrata per bimbi e ragazzi “Luca Bertozzi”, biblioteca per non vedenti “Spartaco Fabbri”, Comitato di Quartiere Musicisti-Grandi Italiani, una quindicina di associazioni tra cui Laboratorio Mondo, gli anziani del quartiere, Emergency...) è interessato da gravi questioni di stabilità, che in questi ultimi tempi si sono acuite fino a raggiungere livelli davvero preoccupanti. L'Amministrazione comunale di Forlì sta lavorando molto intensamente per avere tutti gli elementi che la mettano in grado di decidere quale soluzione perseguire per risolvere tali questioni finalmente in via definitiva".

Continua l'Assessorato: "Esattamente a tal fine, ossia acquisire elementi certi su cui fondare una decisione definitiva, che sia la più praticabile sia dal punto di vista strutturale sia economico, nella seduta di mercoledì, si è dato mandato agli Uffici tecnici dei Lavori Pubblici di definire se sia possibile recuperare l'immobile attuale (gravemente danneggiato); se sì, che costi si sosterrebbero per tale operazione di recupero; se no, quanto costerebbe realizzare un prefabbricato esattamente al posto dell'immobile esistente e non da un'altra parte, preventivamente demolendo l'immobile stesso, ciò al fine di non consumare ulteriore territorio all'interno dell'area verde interessata".

"Solo dopo aver acquisito tali elementi da parte degli Uffici tecnici dei Lavori Pubblici, ai quali sono stati assegnati tempi molto ristretti per le verifiche necessarie - precisa l'assessorato - si potrà procedere con una decisione che miri a continuare a dare risposta ai cittadini con l'espletamento di diversi servizi e attività richieste dai cittadini stessi e che da anni caratterizzano fortemente quella parte di città; continuare a tenere presidiata un'area verde di pregio per posizione e frequentazioni, la quale diversamente cadrebbe in una situazione di degrado che non farebbe il bene di nessuno2.

"Il tutto sostenendo i minori costi/disagi possibili sia dal punto di vista economico sia di utilizzo del territorio, ma con strutture funzionali e anche compatibili con l'ambiente ospitante - prosegue la precisazione -. Queste le richieste precise e puntuali fatte dalla Giunta agli Uffici tecnici del Comune, al fine di addivenire a una decisione definitiva che ancora non c'è, a differenza di quello che sostiene la Consigliera Cimatti, ma sulla quale si sta lavorando con grande attenzione. Il fatto poi che le tre Circoscrizioni cittadine, informate di quanto stava accadendo in sede di Conferenza dei Presidenti, abbiano deciso con solerzia, spontaneamente e in via preventiva con i propri Consigli di mettere a disposizione dell'Amministrazione una parte delle loro reciproche risorse per la realizzazione del percorso che verrà definito come il migliore (per qualità e costi) fa onore alle Circoscrizioni stesse e ai singoli Consiglieri che hanno votato a favore di questa scelta. Non certo imposta, ma piuttosto dettata dal prezioso sentimento di solidarietà e senso di responsabilità".

“A tale riguardo - afferma l’Assessore al Decentramento e Partecipazione Katia Zattoni - colgo l'occasione per ringraziare i Presidenti e i singoli Consiglieri che hanno fatto questa scelta, evidenziando che la città di Forlì è una, una e unita, pronta ad intervenire là dove si presenti un problema grave. Mi sembra una buona prassi nata e applicata del tutto spontaneamente. Da soli si andrà più veloci, ma insieme di certo si va più lontano: questo hanno dimostrato con la loro decisione le tre Circoscrizioni di Forlì, pur in un momento difficile per tutti, e in qualche modo di più per loro stesse, destinate a non essere più parte attiva di questa città fin dal prossimo anno. Un bel insegnamento, reso alla fine di un percorso, di un'esistenza, umilmente e generosamente. Partecipazione alla continuazione delle vita della propria città, al di là del luogo, al di là dei muri, al di là degli steccati. Tutti dovremmo prendere esempio. Tutti”.

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