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Elezioni, Casara (Noi Forlivesi): "Restituiamo ai disabili la loro città"

Esordisce Casara: "Nel 2014 l’Italia e le sue città restano ancora molto indietro in termini di accessibilità ed eliminazione delle barriere architettoniche, in particolare rispetto a Paesi come quelli del Nord Europa ed in questo triste panorama la nostra Forlì, purtroppo, non fa eccezione"

"Una Forlì per tutti è una città che non fa distinzioni tra cittadini di serie A e di serie B. Restituiamo ai disabili la loro città". E' quanto afferma Paola Casara, candidata al consiglio comunale con la lista civica "Noi Forlivesi". Esordisce Casara: "Nel 2014 l’Italia e le sue città restano ancora molto indietro in termini di accessibilità ed eliminazione delle barriere architettoniche, in particolare rispetto a Paesi come quelli del Nord Europa ed in questo triste panorama la nostra Forlì, purtroppo, non fa eccezione. Che il motivo sia da ricondurre, come molti dicono, alla tradizionale conformazione dei centri urbani italiani spesso è un alibi e lo dimostra il fatto che nel 2010 il Premio europeo di città a misura di disabili è stato vinto proprio da una città medievale, la spagnola Avila".

"La verità - aggiunge Casara - è che, da parte dei tecnici o delle pubbliche amministrazioni, spesso manca una cultura adeguata in termini non solo di progettazione architettonica, ma anche di pianificazione economica, non considerando in quest’ultimo caso il beneficio che interventi di questo tipo portano nel lungo periodo, anche – non dimentichiamolo – in termini di abbattimento dei costi di assistenza e servizi speciali. A Forlì oggi sono ancora troppi gli ostacoli per i disabili che quotidianamente vivono il centro e le zone periferiche della città e che incontrano difficoltà ad accedere ad uffici pubblici – un caso su tutti, le Poste – e per i quali anche salire su un semplice marciapiede è un’impresa pericolosa, se non impossibile. E la scarsa lungimiranza a cui facevo cenno è dimostrata dal fatto che anche negozi nuovi o ristrutturati di recente presentano talvolta barriere architettoniche per accedervi".

"Quella in cui credo e per cui mi impegno è invece una Forlì a misura di disabile dove negozi, uffici, luoghi pubblici e di interesse, marciapiedi e mezzi di trasporto pubblico possano veramente accogliere tutti, senza ostacoli, qualificando la nostra città come un esempio a livello nazionale (e non solo) di accessibilità - conclude la candidata di "Noi Forlivesi " -. Questo per me significa rendere Forlì la città di tutti i forlivesi, senza distinzioni tra cittadini: in questa direzione occorre stimolare l’Amministrazione che verrà, affinché una città accogliente ed accessibile a tutti non sia più pura fantascienza".

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