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Elezioni, i candidati della Lega Nord si presentano tra flat tax e immigrati

“In un paese civile non può accadere che dei manifesti politici vengano rotti e strappati da un corteo antifascista, da parte si soggetti che vengono difesi da queste amministrazioni e da questo governo"

Per le sfide dirette al Partito Democratico nei collegi uninominali di Forlì, il centro-destra ha scelto due volti della Lega Nord: per la Camera quello della forlivese Andrea Cintorino, giovane segretaria provinciale del Carroccio di Forlì-Cesena (per un territorio che copre Forlì, Forlimpopoli, Meldola, Bertinoro e il Faentino) e per il Senato quello del civico ravennate Massimiliano Alberghini, il candidato sindaco che alle ultime elezioni comunali ha portato al ballottaggio l'attuale sindaco di Ravenna Michele De Pascale (per un territorio che comprende tutta la provincia di Ravenna e la città di Forlì, Forlimpopoli, Meldola, Bertinoro). 

Si presentano i candidati della Lega Nord

Fisco, immigrazione e sicurezza: sono i tre cavalli di battaglia della Lega Nord, ribaditi anche nella conferenza stampa di presentazione dei candidati locali. Con loro anche il forlivese Jacopo Morrone, segretario della Lega Nord Romagna e capolista nel collegio plurinominale della Romagna per la Camera (collegio in cui si viene eletti su base proporzionale). Morrone parla di candidature improntate alla massima vicinanza al territorio e va all'attacco del Partito Democratico: “Rispetto ai candidati che parlano di massimi sistemi a noi ciò che interessa è rivitalizzare il nostro territorio, che si è spento per colpa del lungo governo di sinistra. Dopo il 4 marzo seguirà per questo anche un cambio nel governo locale, con i quartieri che vediamo sempre più abbandonati e con esponenti politici del Pd, come Di Maio, che hanno aspettato la campagna elettorale per accorgersi di una piazza Saffi deserta”.

Morrone va all'attacco anche sui manifesti del Carroccio strappati sabato pomeriggio durante il corteo anti-fascista: “In un paese civile non può accadere che dei manifesti politici vengano rotti e strappati da un corteo antifascista, da parte si soggetti che vengono difesi da queste amministrazioni e da questo governo. Ci dobbiamo difendere anche da queste persone? Non bastano i ladri che entrano nelle nostre case, aggredendo i nostri patrimoni e la nostra incolumità?”. Di Forlì Morrone salva solo la Fondazione Cassa dei Risparmi: “Se non ci fosse, questa città avrebbe già chiuso i battenti, ma per i ministri del Pd è troppo facile venire qui (Franceschini, ndr) solo quando ci sono nastri da tagliare”. Infine no al taglio dei servizi: “Corre voce che il Ministero voglia chiudere la sezione fallimentare al tribunale di Forlì, sarebbe l'ennesimo servizio perso e daremo battaglia per impedirlo”. 

VIDEO - Le proposte di Cintorino e Alberghini, candidati a Forlì

Andrea Cintorino, studentessa in legge, segretaria provinciale di Forlì-Cesena della Lega Nord, parla invece di giovani e di immigrazione. Sul primo tema ricorda che “attualmente il comune denominatore dei giovani è la precarietà”, mentre su immigrazione respinge le accuse di razzismo: “Il problema non è l'accogliere chi ne ha diritto, ma il nostro obiettivo è che prima di aiutare gli immigrati dobbiamo pensare agli italiani, tanto più che l'immigrazione indiscriminata impatta soprattutto sulle classi più povere e disagiate di italiani”. Per Cintorino su immigrazione e sicurezza è necessario “smantellare le lobby della sinistra”, confidando in un “buon risultato” perché gli effetti della criminalità sono sotto gli occhi di tutti: “Nel mio condominio solo recentemente ci sono stati tre furti”, spiega. 

Massimiliano Alberghini, commercialista ravennate e candidato indipendente di area leghista, invece, enuclea il programma fiscale, che definisce uno “choc fiscale”: “La nostra proposta di flat tax è costituzionale, in quanto prevede una progressività con una no-tax area fino ai 12mila euro, e ha possibilità di copertura finanziaria, aumentando la base imponibile e soprattutto togliendo un cappio al collo delle piccole imprese, che risparmiano sugli investimenti o sul pagare lavoratori o fornitori , per pagare le tasse”. Alberghini si scaglia contro gli studi di settore e le tasse sulle imprese: “Oggi in Italia le imprese pagano anche le tasse sulle perdite, è costituzionale? Dove è la giustizia fiscale? Lo statuto del contribuente è calpestato con la stessa facilità con cui si beve un bicchiere d'acqua”. Da Alberghini anche un riferimento all'aeroporto di Forlì, “che deve essere il vero aeroporto della Romagna, avendo tutte le caratteristiche tecniche per esserlo, a differenza di quello di Rimini, e non va dimenticato che si trova a trenta chilometri da un grande porto come quello di Ravenna”. Per il candidato del centro-destra quello che è sempre mancato è “il supporto della Regione”, d'altra parte per la Regione “la Romagna è sempre di seconda categoria rispetto a Bologna”.

Morrone ragiona anche sugli scenari post-voto, sollecitato dai giornalisti. Non vede rischi di fratture in due tronconi della Lega Nord tra maroniani e salviniani (il deputato uscente Gianluca Pini, di stretta fede maroniana e autore di alcune uscite critiche nei confronti del segretario Salvini nelle ultime settimane, non era presente alla conferenza stampa di debutto): “L'avversario politico per noi sono il Pd e le sinistre, non certo all'interno di noi stessi. Poi esiste una dialettica interna di partito che spesso viene rappresentata con elementi di folklore. Per me Gianluca Pini è come un fratello, che ha fatto tanto per il nostro territorio e ha deciso di lasciare spazio ad altri”. Mentre sulle ipotesi di un'alleanza in frantumi con Forza Italia all'indomani del voto del 4 marzo a favore di un governo di unità Forza Italia-Pd Morrone risponde secco: “Il centro-destra sarà forte e avrà i numeri per governare, ma in questo caso c'è ancora di più una ragione per dare un voto utile alla Lega, gli elettori hanno la garanzia che mai saremo al governo con un PD che ha sfasciato il territorio”.

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